PNRR A FORMIA: “IL COMUNE CERCA UN NUOVO DIRIGENTE, MA IL PROJECT MANAGER L’ANNO SCORSO NON HA CONCLUSO QUASI NULLA”

“Ma quanto ci costa il Pnrr”, se lo chiede la consigliera comunale d’opposizione di Formia, Imma Arnone, che solleva il caso del nuovo avviso pubblico indetto dal Comune alla ricerca di un altro dirigente per il Pnrr: “E il project manager Bucci? Non pervenuto”

“A fine agosto – spiega la consigliera comunale Imma Arnone (Guardare Olte) – scade l’avviso pubblico per individuare un altro Dirigente al Comune di Formia per la gestione dei fondi del PNRR. Già nel 2023 fu assunto un Projet Manager per intercettare gli agognati fondi e coordinare un ufficio di piano che mettesse insieme i Comuni del circondario (ammesso che aderissero al protocollo d’intesa da noi elaborato).

Imma Arnone
Imma Arnone

Il dirigente individuato fu il dott. Elpidio Bucci di Frascati, che il 1 febbraio 2023 prese servizio per 15 ore settimanali e una retribuzione di 45.260€, più una indennità di posizione ed, eventualmente, un contributo speciale ad personam.

Nel giugno del 2023 con una PEC a lui indirizzata chiesi conto dell’attività svolta, la risposta, dopo vari solleciti, fu che durante il primo anno non aveva concluso quasi nulla, affermava di avere avuto difficoltà di rapporto con gli uffici e che in particolare nessun Comune firmatario del protocollo era interessato alle sue proposte. Il dott. Bucci attribuiva questo fallimento dell’ufficio a problemi di “campanilismo” e nella sostanza dichiarava il fallimento del progetto.

Inaspettatamente sempre a gennaio 2024 il Sindaco prorogò l’incarico per ulteriori 12 mesi, premiandolo anche con un’indennità di 11.306,60€. Inopinatamente il 2 agosto 2024, nel pieno dell’estate, il Sindaco propone un nuovo avviso con circa lo stesso stipendio, senza precisare il monte ore, e con una indennità di posizione aggiuntiva che può arrivare a 46.292,37€ (l’incarico può raggiungere i 100.000€).

A noi sembrano costi eccessivi per i risultati raggiunti: di fondi europei se ne sono visti pochi e quei pochi sono stati recuperati dal personale interno, che è sempre più scarso e demotivato. Chi pensa che si possa costruire un esercito di generali senza occuparsi dei gradi inferiori sappia che non va molto lontano e butta una grande quantità di soldi pubblici!”, conclude Arnone.

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