Un risultato particolarissimo, divertente e al contempo sensazionale che proietta gli “atleti” nel Guinness dei primati mondiali. Un record che vede da protagonisti due “ragazzi” della nostra terra, esattamente di Formia, figli del tessuto produttivo che lavora sodo senza riflettori e annunci ma con passione, talento e sacrificio.
È stato superato, infatti, il record mondiale del maggior numero di pizze sfornate in 14 ore. È accaduto a Torre Annunziata, al Molo Crocelle, nell’ambito dei festeggiamenti in onore alla Madonna della Neve, dove oltre 40 pizzaioli del “Gruppo La Piccola Napoli” sono entrati nel libro dei “Guiness World Records” sfornando la bellezza di 10.893 pizze, certificate dal responsabile del “Guinnes World Records” Lorenzo Veltri. Il precedente primato apparteneva alla Svizzera con 10.127 pizze.
Per la realizzazione sono stati impiegati 30 quintali di farina, 600 quintali di fiordilatte, 100 cartoni di pomodoro e 6 forni. Buona parte delle pizze prodotte sono andate in beneficenza alle varie associazioni e ai passanti fino a Pompei. Chiaramente c’era uno standard da seguire: le pizze non potevano essere bucate o bruciate e dovevano rispettare determinate misure, tant’è che ben 4000 sono state scartate nel conteggio complessivo ai fini del superamento del record detenuto dai quatto cantoni.
A partecipare all’impresa, come componenti del Gruppo La Piccola Napoli, due cittadini della provincia pontina: Daniele Cianca e Enzo Pace (nella foto principale), entrambi di Formia.
Enzo Pace è figlio d’arte e gestisce la sua pizzeria, “Aria Nuova”, a Spigno Saturnia. Daniele Cianca, da marzo 2019, ha aperto la sua attività a Fondi: “Besia” si chiama il suo locale, un nome composto che ricorda i suoi affetti famigliari, la figlia e la nipote.
Daniele, 34 anni, che abbiamo sentito al telefono, ci ha raccontato l’impresa di Torre Annunziata esprimendo la sua soddisfazione per un evento che è stato più che un gioco. È il loro lavoro, la loro vita, quello per cui cercano di fornire un prodotto che sia sempre più ricercato e appetibile per gli avventori dei loro locali. “Ti metti in gioco e cerchi di fare esperienza – ci racconta Cianca, che ha iniziato a lavorare come panettiere a 14 anni e dall’età di 21 prepara e inforna pizze – è stata una gara stimolante per un obiettivo a cui vuoi arrivare con tutte le forze“.
Stanchi e felici, i pizzaioli più produttivi del mondo possono godersela. Meritatamente.