PICCHIÒ LA NONNA DI 90 ANNI PER SOLDI: ASSOLTO UN 29ENNE DI LATINA

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Picchia la nonna di 90 anni, Gianluca Cingolani ottiene l’assoluzione grazie a una perizia psichiatrica: incapace di intendere e volere

A febbraio 2019, il 29enne Cingolani (all’epoca 28), già con precedenti per droga, fu arrestato dagli agenti della squadra volante della Questura intervenuti in Strada Cerreto della Croce dopo la richiesta di aiuto da parte del figlio dell’anziana donna, nonché zio del 29enne, che aveva segnalato una violenta lite familiare.

Quando i poliziotti raggiunsero l’abitazione si videro l’uomo che aveva chiamato i soccorsi visibilmente scosso, dopo che era riuscito a mettere in fuga suo nipote. Quest’ultimo che aveva violentemente picchiato la nonna all’interno dell’abitazione. Lo zio si era precipitato nell’appartamento dell’anziana dopo aver sentito le sue urla e in quel momento ha visto il ragazzo che picchiava selvaggiamente la signora sbattendola con violenza sul divano. 

L’aggressore, alla vista dello zio, si scaglio anche contro di lui per mandarlo via e poi scappò. Dalle informazioni poi raccolte in ambito familiare è emerse uno scenario drammatico di violenze domestiche costanti e ripetute  da parte del nipote che si protraevano da circa due anni. A scatenare la furia del ragazzo ci sarebbero stati motivi riconducibili all’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti per le quali il giovane chiedeva continuamente denaro alla nonna. Di fronte al rifiuto della donna il 28enne aveva reagito con minacce e insulti  arrivando a picchiarla con violenti schiaffi sulla testa e sul corpo.

Dopo un quadro del genere, il personale della squadra volante ha quindi diede esecuzione all’ordinanza della misura cautelare in carcere a carico del 28enne di Latina, emessa dal gip del tribunale di Latina.

Oggi, accusato di maltrattamenti, lesioni e estorsione ai danni della nonna 90enne, Cingolani è stato assolto dal giudice per l’udienza preliminare Mario La Rosa per incapacità di intendere e volere a fronte della richiesta del pubblico ministero Martina Taglione che aveva chiesto una condanna a due anni e otto mesi

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