Picchiato selvaggiamente per aver tardato a saldare un debito di 400 euro: è ripreso il processo a carico del 22enne di Latina
Sono sfilati altri testimoni dell’accusa oggi, 24 ottobre, nel processo a carico del 22enne di Latina, Dennis Latini, imputato per estorsione, minacce, danneggiamento, violazione di domicilio e lesioni personali aggravate. Il giovane, difeso dall’avvocato Massimo Frisetti, è stato arrestato lo scorso febbraio dalla Squadra Mobile di Latina e si trova tuttora ai domiciliari.
Ad essere ascoltato la vittima del pestaggio avvenuto lo scorso 19 dicembre 2024 che ha ammesso di aver chiesto un prestito da 400 euro a Dennis Latini e quando doveva restituire il denaro non aveva la disponibilità. Ci fu una colluttazione per via della mancata restituzione dei soldi. Interrogato dal pubblico ministero, Valerio De Luca, la vittima ha ripercorso la vicenda: “Latini mi disse: “Dammi i soldi, merda. Ti spacco, ti meno“. Dopodiché, la vittima ha ricordato di essere stato raggiunto da Latini e da altre due persone: “Conoscevo solo lui, gli altri non sapevo chi fosse. Mi hanno bussato a casa e mi è arrivata una botta sul naso e sono caduto a terra. Avevo il sangue sugli occhi e non ho capito più niente”. La vittima, dopo l’aggressione, ebbe due fratture e la rottura del setto nasale, sebbene non sia stato Latini a colpirlo direttamente: “Lo ha fatto qualcun altro che era con lui, ma non so chi sia”.
La vittima ha spiegato che in un’altra circostanza si presentarono a casa sua altre persone, senza sapere con sicurezza che ci fosse anche Latini: “Scesi sul bastone, loro scapparono. Se la presero con la macchina danneggiandola”. In un’altra occasione, qualcuno urinò sulla porta di casa dell’uomo in Via Ulpiano. Successivamente agli eventi di violenza, la vittima ha restituito la somma di 400 euro a Latini.
L’avvocato difensore Frisetti, al termine dell’udienza odierna, ha rinunciato ai suoi testimoni, con l’accordo del pubblico ministero. La discussione delle parti – accusa e difesa – è stata rinviata al prossimo 11 novembre quando ci sarà la sentenza. A margine, la difesa ha chiesto la revoca della misura cautelare a cui è sottoposto l’imputato, ricevendo il parere favorevole del pubblico ministero. Il Tribunale ha accolto l’istanza della difesa, sostituendo la misura degli arresti domiciliari con quella del divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Il secondo collegio del Tribunale di Latina composto dai giudice Nadile-Zani-Trapuzzano Molinaro, dinanzi al quale è incardinato il processo, lo scorso giugno, ha respinto l’eccezione dell’avvocato difensore in quanto il reato contestato dell’estorsione è procedibile d’ufficio e non è necessario una querela della persona offesa, la quale, ad ogni modo, così come evidenziato dal legale, è stato risarcito con 4000 euro dall’imputato.
Le indagini degli investigatori della Squadra Mobile hanno avuto inizio a dicembre 2024, quando la vittima (un quarantenne del capoluogo) ha riferito che, avendo tardato di una settimana il termine per la restituzione di un debito di 400 euro, aveva subito minacce, il danneggiamento della propria autovettura e addirittura lesioni personali al volto procurategli con una mazza da baseball. Il tutto finalizzato ad ottenere una somma di denaro aggiuntiva quale risarcimento per il “ritardo”.
Le indagini avevano consentito di raccogliere elementi riguardo alla responsabilità del giovane, spalleggiato anche da tre complici. Latini, peraltro, era stato coinvolto tre anni fa in un’azione violenta messa in pratica insieme al noto Matteo Baldascini e a un minorenne. I tre erano stati raggiunti da un provvedimento del Questore di Latina, il cosiddetto Daspo Willy.
Leggi anche:
LATINA, MALAMOVIDA: “DASPO WILLY” PER BALDASCINI E ALTRI 2 GIOVANI
