PICCHIA LA MOGLIE E SBATTE IL FIGLIO SUL COFANO DELL’AUTO: 43ENNE CONDANNATO PER MALTRATTAMENTI

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Maltrattamenti in famiglia ai danni di moglie e figli: si è concluso il rito abbreviato nei confronti di un 43enne originario di Fondi

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina ha condannato, nel giudizio abbreviato, un 43enne di Fondi, F.M. (le sue iniziali), difeso dall’avvocato del Foro di Latina, Alessia Righi. L’uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia, è stato condannato alla pena di 2 anni e 8 mesi, superiore alla richiesta del pubblico ministero Giuseppe Bontempo che si era fermata a 2 anni e 4 mesi.

L’uomo, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari, aveva subito negli scorsi mesi l’aggravamento della misura, in quanto era stato raggiunto dal provvedimento del divieto di avvicinamento tramutato nell’arresto in carcere. Parti civili le persone offese, assistite dall’avvocato Pietro Iannitti.

I fatti di cui deve rispondere l’uomo risalgono agli anni tra il 2023 e il 2024, in quanto il 43enne si sarebbe reso responsabile di atteggiamenti minacciosi e aggressivi nei confronti della moglie e dei figli minori. Comportamenti riconducibili all’abuso di cocaina da parte dell’uomo che, secondo l’accusa, era solito appropriarsi di elettrodomestici presenti in casa per poi rivenderli e minacciare la moglie di consegnargli altri soldi per acquistare la droga.

In più occasioni, ai rifiuti della donna di dargli il denaro, quest’ultima veniva offesa e picchiata. In particolare, il 28 febbraio, la donna, accortosi che il marito aveva rubato il suo cellulare, veniva sbattuta al muro, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Fondi.

Esasperata, la donna aveva presentato denuncia al Commissariato di Polizia di Fondi, dopo peraltro aver già sporto querela contro di lui. In altra occasione, dopo che il marito, disoccupato, le aveva chiesto 20 euro, la donna era stata pesantemente offesa davanti ai figli perché gli aveva negato il prestito finalizzato all’acquisto della droga: “Puttana, zoccola, a te e quella zoccola di tua mamma”.

Situazioni reiterati e all’ordine del giorno, come quando il marito le aveva sottratto l’auto, per poi essere sanzionato più volte con relative multe tutte a carico della moglie.

Non solo problemi diretti con il marito, ma anche situazioni sopportate per i comportamenti dell’uomo, come quando si presentavano a casa tre uomini chiedendo indietro i 150 euro prestati all’uomo. Un episodio che aveva fatto sì che la donna aveva deciso di trasferirsi dal suocero insieme ai figli che non venivano risparmiati dalla violenza del marito il quale, in un caso, vistosi rifiutare del denaro dalla moglie, aveva preso per il collo uno di loro per poi sbatterlo contro il cofano dell’autovettura.

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