Piazzale Ex Stazione a Gaeta, in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ha risposto il Ministero alle domande dell’interrogazione presentata dalle deputate Giulia Pastorella e Federica Onori
L’interrogazione voleva far chiarezza sulle aree del piazzale ex FS acquistate dal Consorzio/Industriale Coinsind e poi rivendute ai privati. Per questa operazione dubbia, sono a processo diversi imputati per lottizzazione abusiva, tra i quali spicca l’ex sindaco di Gaeta e attuale consigliere regionale di Forza Italia, Cosmo Mitrano.
“Nel 2017 – ha spiegato il vice ministero Galeazzo Bignami rispondendo all’interrogazione parlamentare di Pastorella e Onori – il suddetto Consorzio ha acquisito delle aree pubbliche di proprietà di FS per eseguire delle opere legate al ripristino della linea, i cui procedimenti autorizzativi e relativi controlli per la loro realizzazione esulano dalla competenza del MIT. Per quanto riguarda le ragioni della mancata attivazione della linea, la Regione Lazio, interpellata sulla vicenda, ha comunicato quanto segue.
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La riattivazione della relazione ferroviaria Formia- Gaeta comporta la necessità di adeguamento dell’infrastruttura alle recenti disposizioni in materia di sicurezza ferroviaria, per garantire un servizio efficiente e continuo, nonché dell’aggiornamento di tutti i pareri e delle autorizzazioni propedeutici al riavvio dei lavori.
Pertanto, nel gennaio del 2022 il suddetto Ente regionale ha richiesto al Consorzio Industriale Sud Pontino, soggetto attuatore dell’intervento, una revisione del progetto. È stata evidenziata la necessità di introdurre rilevanti adeguamenti ed integrazioni affinché siano verificati il rispetto di tutte le normative vigenti in materia di sicurezza e l’obbligo di acquisire tutte le autorizzazioni ferroviarie, nonché un piano programmatico di sostenibilità economica all’esercizio. In particolare, è stato richiesto di dotare la linea di un sistema di alimentazione coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale, la previsione di un attestamento presso gli impianti di Formia gestiti da RFI per il completamento della tratta Bevano- Formia nonché l’adeguamento alla normativa prevista dal decreto legislativo n. 50 del 2019, per quanto attiene agli aspetti tecnologici connessi alla sicurezza della circolazione ferroviaria, per le conseguenti verifiche da parte di Ansfisa.
I lavori sono stati di conseguenza sospesi nelle more della consegna del progetto revisionato che ad oggi non è stato ancora presentato.
La Regione Lazio ha inserito l’intervento tra gli obiettivi del Piano Regionale della Mobilità dei Trasporti e della Logistica, in considerazione degli effetti positivi conseguenti al ripristino della linea sotto il profilo ambientale per l’eliminazione di parte del traffico auto veicolare sul litorale e dell’obiettivo di reintrodurre l’interconnessione con la rete ferroviaria nazionale nella stazione di Formia. A ciò si aggiunge, che il ripristino del segmento merci volto a collegare l’Area di sviluppo industriale (ASI) ed il porto all’infrastruttura ferroviaria nazionale fornirà un contributo per lo sviluppo portuale e l’intermodalità dei trasporti”.
La risposta non ha soddisfatto la parlamentare Onori che ha ribattuto anche per la collega. C’è secondo le due esponenti di opposizione un problema di mancato rispetto della normativa urbanistica, oltreché al fatto che i cittadini si sono costituiti in un comitato per reclamare contro la privazione di uno spazio pubblico. “Ci sono delle vendite che sono avvenute senza che il Comune di Gaeta ne fosse a conoscenza. È una situazione da chiarire sotto numerose aspetti, anche perché ci sono delibere della Regione Lazio assolutamente disattese, anche dai rappresentanti locali dei cittadini”.