Piazzale ex Stazione a Gaeta, il caso finisce di nuovo in Parlamento. A presentare l’interrogazione a risposta scritta la deputa di Azione, Federica Onori
L’ex grillina Federica Onori ha presentato una interrogazione a risposta scritta in Parlamento sul caso del Piazzale ex Stazione di Gaeta. Una vicenda che, come noto, ha portato anche a un processo in cui è imputato l’ex Sindaco di Gaeta e attuale consigliere regionale di Forza Italia, Cosmo Mitrano.
Il 21 novembre 2002 – spiega la deputata di Azione – la Regione Lazio ha approvato e adottato il progetto del Consorzio industriale del sud Lazio “Completamento delle strutture collegate al Porto di Gaeta, riattivazione del tronco ferroviario Formia-Gaeta Centro Intermodale località Bevano Gaeta» nel contesto del piano d’Area di attuazione dell’Asse III «Valorizzazione dei Sistemi Locali”. Nel processo, che contesta, a vario titolo, lottizzazione abusiva, turbativa d’asta e abuso d’ufficio (reato abolito da Governo e maggioranza Meloni), figura, peraltro, l’ex presidente del Consorzio industriale del sud Lazio, Salvatore Forte, personalità da sempre vicina al senatore pontino e leader di Forza Italia nel Lazio, Claudio Fazzone.
Onori ricorda che i comuni di Gaeta e di Formia, con due delibere distinte dei rispettivi consigli comunali, hanno approvato tra maggio e ottobre 2009 il progetto preliminare per la riattivazione della linea ferroviaria Formia-Gaeta, attivando le procedure per pervenire all’adozione delle varianti ai propri Piani regolatori generali (Prg).
A luglio 2009, al contempo, si è chiusa la procedura della Conferenza dei servizi con l’approvazione, per
finalità pubbliche, del progetto definitivo per la “Riattivazione ed elettrificazione della linea ferroviaria
Formia-Gaeta con le fermate e i nodi di scambio”.
Successivamente, il 18 dicembre 2017, le aree del piazzale ex Ferrovie dello Stato sono state acquistate dal Consorzio/Industriale Coinsind per finalità pubbliche, ossia per attuare il progetto volto a realizzare una nuova stazione ferroviaria decentrata, le aree di parcheggio interrate e in superficie e le ampie zone di verde pubblico.
Ad ogni modo, Onori evidenzia che la delibera 80 del 2009 sia stata disattesa e, senza variante urbanistica modificativa, si è proceduto a vendere a un privato il manufatto della stazione e 2.700 metri quadrati del relativo piazzale su cui dovevano sorgere le ampie zone di verde pubblico. Inoltre, è stata eliminata eliminare la previsione di parcheggio interrato ed sono state concesse le aree di parcheggio disponibili alla società Quick Parking, contravvenendo di fatto a tutti gli standard urbanistici di parcheggio del quartiere, danneggiando in maniera significativa i cittadini e le attività commerciali preesistenti.
La parlamentare chiede al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, se sia a conoscenza dei fatti esposti e quali iniziative di competenza, anche a carattere normativo e intenda adottare affinché in casi come quello esposto sia assicurato il rispetto della normativa urbanistica.