Trasparenza e metodo: “Dalla critica costruttiva nasce un Piano delle Alienazioni più chiaro ed efficace”. Maria Grazia Ciolfi (M5S): “Le istanze che avevo sollevato sulla precedente modifica del Piano delle Alienazioni sono state recepite. È un segnale positivo: stiamo facendo il bene della città, dotandola di un metodo finalmente trasparente, oggettivo ed efficace nella gestione del patrimonio comunale”.
“Oggi, in Commissione Patrimonio, si è discusso l’ordine del giorno relativo agli indirizzi per la redazione del Piano delle Alienazioni. Ritengo che il lavoro avviato rappresenti un importante passo avanti verso una gestione più trasparente, razionale ed efficace del patrimonio comunale, e che costituisca – lo dico con soddisfazione – un riconoscimento concreto alla mia azione di opposizione costruttiva, basata su uno studio accurato, tenace e approfondito degli atti amministrativi, sempre nell’interesse della collettività.
La mia attività di controllo non ha mai avuto finalità di attacco politico o di “tribunale dell’inquisizione”, come qualcuno della maggioranza ama definirla, ma è sempre stata volta a correggere errori, prevenire criticità e proporre miglioramenti.
Quando, lo scorso agosto, avevo segnalato in Consiglio comunale le gravi carenze nella delibera contenente la modifica al Piano delle Alienazioni – priva di informazioni fondamentali quali l’esatta localizzazione e la destinazione urbanistica delle aree inserite – avevo denunciato un chiaro difetto di trasparenza.
Un difetto che non consentiva ai consiglieri di esprimere un voto consapevole e, soprattutto, non permetteva alla cittadinanza di conoscere le scelte che riguardavano beni pubblici potenzialmente alienabili.
A seguito delle mie osservazioni e di un’interrogazione formale, è emerso che alcune delle particelle inserite nel Piano non erano neppure alienabili, poiché classificate come aree a verde pubblico o soggette a vincoli urbanistici.
Da qui la necessità di un nuovo approccio metodologico, oggi finalmente accolto: quello di procedere con un censimento completo del patrimonio comunale potenzialmente alienabile, corredato da localizzazione, destinazione urbanistica e valutazione degli standard, così da individuare con oggettività quali beni possano essere realmente alienati o valorizzati.
Un processo che consentirà non solo di rendere il Piano delle Alienazioni finalmente trasparente e realistico, ma anche di ottimizzare le risorse pubbliche, alienando solo i beni realmente inutili al perseguimento di una finalità pubblica e che oggi rappresentano un costo inutile per la collettività e al tempo stesso attrattivi, considerando che oggi l’assessora ci ha comunicato che da ben 20 anni non si effettua una alienazione nel comune di Latina. Aggiungerei che sino ad oggi l’indirizzo politico delle varie amministrazioni che si sono succedute è stato più volto ad acquistare che a vendere, per poi, ahimè, finire per abbattere o dare in concessione a terzi, ma qui entriamo in altri ambiti e pertanto soprassiedo.
Voglio invece riconoscere all’assessora Nasti il merito di aver raccolto le osservazioni formulate e di averle tradotte in un indirizzo amministrativo corretto e lungimirante.
È proprio in questo dialogo, anche dialettico ma fondato sulla competenza e sulla buona fede, che si misura la vera politica al servizio della città.
Oggi, quella che spesso viene definita la consigliera “scomoda” del Movimento 5 Stelle, è semplicemente una consigliera soddisfatta di vedere riconosciuto il valore di un’opposizione che studia, approfondisce e propone, nell’unico interesse che conta: quello dei cittadini di Latina”.
Così, in una nota, la consigliera comunale Maria Grazia Ciolfi, Capogruppo M5S Latina.
