Commissione Ambiente: approvato all’unanimità il Piano Regolatore antenne che stabilisce le regole per le installazioni di ripetitori di qualunque generazione
“Il contenuto di questo importantissimo documento a tutela della città – spiega la vice presidente di CCE (Comuni Contro Elettrosmog), Annunziata De Masi – è stato oggetto di diverse polemiche ma è giunto finalmente a poter rappresentare “ la legge” nel capoluogo di provincia. È il frutto di impegno gravoso, ricerca allargata, contributo di tecnici esperti in Elettro smog che operano nel Nord Italia, Fisici e presidenti di associazioni ambientaliste che da anni dedicano studio ed energie al problema del caos totale che regna in quest’epoca che vive un salto nel buio, in quanto in nessun’altra epoca precedente si era mai verificato un tale assalto da parte di antenne e dispositivi elettronici che ci fanno vivere in un brodo elettromagnetico mai sperimentato prima.
Ricercatori e scienziati da tutto il mondo hanno messo in guardia i governi descrivendo questa realtà come “salto nel buio”, ma il loro appello è appunto caduto nel vuoto. La nostra legge nazionale, ad esempio, è stata stilata senza chiedere alcun parere sanitario agli organi preposti a farlo (OMS, INAIL, eccetera) e per questo è piena di “lacune” per ciò che concerne la “difesa” della popolazione. Solo i sindaci e i Presidenti delle regioni possono quindi tutelare la nostra salute stilando Regolamenti a livello locale che vadano a riempire appunto i buchi della legge nazionale.
Il Regolamento di Latina è una grande conquista in tema di equilibrio tra la ricerca di una connessione valida con ottima copertura del segnale in ogni zona e tuttavia una grande tutela per gli abitanti della città. La storia di questo piano ha origini indietro nel tempo, si iniziò già dal 2005 a richiedere una regolamentazione, che poi è diventata assolutamente necessaria con il Far West di installazioni verificatosi negli ultimi anni. Ora Latina è regolamentata: il principio di precauzione e di prevenzione sono stati ampiamente rispettati da questo Piano.
Due principi dai quali non si poteva assolutamente prescindere, visto l’aumento esponenziale delle patologie gravi che si sono verificate, alcune delle quali comprovate da onde elettromagnetiche nella loro origine. Ormai le ricerche sanitarie sono a disposizione di tutti e sono giunte ad un punto di non ritorno: “si, le prove ci sono! il danno biologico da onde elettromagnetiche non si può più negare!”.
Quindi ringrazio tutti coloro che hanno aiutato noi associazioni a raggiungere finalmente questo traguardo, ringrazio la Commissione ambiente che si è impegnata nel duro lavoro e a tenuto presente anche le osservazioni e le ricerche portate da noi cittadini. I miei ringraziamenti vanno anche e soprattutto al Presidente Porzi per aver coordinato un lavoro particolarmente difficile e oggetto di varie contestazioni. Grazie anche all’ex Assessore Adriana Calì che ha stilato la base di questo Regolamento durante la precedente consiliatura e ai consiglieri che si erano impegnati nel portare avanti questo complesso documento, in particolar modo Zaccheo e Valletta”.