“Nella nota viene affermato che il lavoro svolto dalla ditta EcoEngineering, nella persona dell’ing. Rosa è stato carente, non all’altezza delle esigenze della popolazione. Si afferma che il documento dell’ing. Rosa era stato fortemente contestato dalle associazioni ambientaliste e dai consiglieri di una Commissione Ambiente.
In particolare è affermato direttamente che “La suddetta ditta incaricata dal Comune aveva consegnato un lavoro carente, non esaustivo”. Queste affermazioni non corrispondono a verità, prive di contraddittorio, professionalmente diffamante verso la ditta e la persona, come immediatamente dimostrabile.
Il lavoro di supporto al Comune di Latina è iniziato nel 2020, assegnato alla società EcoEngineering e svolto dall’ing. Alessandro Rosa: si tratta di ingegnere con laurea specifica, esperienza trentennale nell’argomento e consulente per l’esposizione campi elettromagnetici in ambito civile e militare per conto di grandi società ed enti pubblici, autore di numerosi articoli, organizzatore e docente di corsi sull’argomento.
Nell’articolo non viene menzionato che il lavoro della ditta EcoEngineering, iniziato nel 2020 fu completato nel 2021 con versione del Regolamento discussa ed approvata e pronta per l’approvazione in Consiglio a giugno 2021, passaggio poi non avvenuto per sopravvenute elezioni. Per quella Amministrazione il lavoro svolto dalla EcoEngineering non appariva affatto carente e non esaustivo, ma adeguato alle esigenze della popolazione ed allo stato dell’arte. Quindi le affermazioni ingiuriose della sigr.a De Masi non corrispondono affatto a verità anzi sono ingiuriose anche verso l’Amministrazione del tempo”.
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Arriva immediata la risposta della esponente dell’associazione CEE “Comuni contro l’elettrosmog”, Annunziata De Masi. “Quello che asserisce il titolare della ditta è assolutamente falso: Durante l’ultima seduta della commissione ambiente nel 2022 c’erano due piani regolatori: uno della suddetta ditta e l’altro sul quale avevano lavorato i consiglieri comunali della commissione ambiente. L’ Assessore Adriana Cali’ propose una votazione fra i due documenti e fu scelto il secondo. Qualunque consigliere comunale che abbia partecipato a quella seduta lo può confermare, compresa la Presidente Roberta Della Pietà.
La votazione fu regolare e registrata, quindi non capisco proprio come fa Rosa ad asserire che fu il suo piano regolatore quello che giunse ad approvazione all’unanimità . Erano presenti tutti i consiglieri che possono confermare che la scelta andò sul secondo documento, non sul primo. I due piani erano molto diversi e proprio per la necessità di integrare con articoli indispensabili un regolamento tanto importante fu necessario lavorare mesi e mesi sul secondo. Assurdo veramente affermare quindi che fu il primo ad andare in porto”.