Dopo le polemiche per le foto sottratte e i commenti sessisti rivolti anche a politiche italiane, tra cui la pontina Valeria Campagna (PD), il sito www.phica.eu chiude
Viene annunciato direttamente sul sito www.phica.eu dai gestori la chiusura dello spazio virtuale diventato noto nelle ultime ore per le foto e i commenti sessisti rivolti a ragazze e donne, anche politiche italiane, che animavano il forum.
Una delle prime a denunciare quanto accadeva anche la consigliera comunale del Partito Democratico di Latina, Valeria Campagna, la quale ha reso noto quanto scoperto: foto pubbliche sottratte e commentate con volgarità e frasi sessiste da parte di utenti del forum.
Lo staff di Phica scrive sulla homepage del medesimo sito. “È arrivato il momento di fare chiarezza. Phica è nata come piattaforma di discussione e di condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro.
Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario. È successo con Facebook, con i gruppi su Telegram, ed è successo anche qui.
Nonostante gli sforzi, non siamo riusciti a bloccare in tempo tutti quei comportamenti tossici che hanno spinto Phica a diventare, agli occhi di molti, un posto dal quale distanziarsi piuttosto che sentirsi orgogliosi di far parte. Per questo, con grande dispiacere, abbiamo deciso di chiudere e cancellare definitivamente tutto ciò che è stato fatto di sbagliato“.
“Alcune precisazioni importanti – continua lo staff -. Per evitare equivoci o false voci, ci teniamo a ribadire che: violenza di qualsiasi tipo: sempre vietata, bloccata e denunciata; minorenni o contenuti pedopornografici: mai tollerati, sempre bloccati e denunciati; offese verso le donne, linguaggi da branco e atteggiamenti denigratori: vietati, bloccati e denunciati.
In oltre 20 anni abbiamo sempre collaborato con le forze dell’ordine italiane e internazionali, contribuendo attivamente anche a casi importanti (come quello seguito dal giudice Cantone), fornendo ogni volta dati e supporto per assicurare alla giustizia chi commetteva crimini. Phica è stata una comunità, con luci e ombre, ma soprattutto con la volontà di creare uno spazio diverso.
Vi ringraziamo per averne fatto parte“.