PESTE SUINA, REGIONE LAZIO APPROVA DELIBERA PER SOSTENERE AZIONE ATC

Rendere più incisiva ed efficace l’attività degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) per la gestione e il controllo della Peste Suina Africana nell’ambito dei piani di caccia, di selezione e delle operazioni di controllo del cinghiale.  Questo il principale obiettivo della delibera approvata oggi pomeriggio dalla Giunta regionale del Lazio su proposta dell’Assessorato all’Agricoltura, un atto concordato con il Commissario Straordinario per la Peste Suina africana, Angelo Ferrari, e conseguente alla circolazione della pesta suina in alcune aree della nostra regione, e in modo particolare di Roma Capitale.

Nello specifico l’atto prevede che gli ATC vengano dotati di specifiche risorse finanziare per svolgere attività di smaltimento delle carcasse dei cinghiali abbattuti durante le attività di caccia, di selezione e di controllo di questi animali. Viene stabilito infatti un rimborso spese forfettario ai soggetti che, ai sensi dell’Ordinanza 4/2022 del Commissario straordinario per la Peste Suina Africana, effettuano la ricerca attiva delle carcasse in coordinamento con le Forze dell’ordine o le Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti.

La delibera prevede infine di riconoscere un rimborso spese forfettario ai ‘selecontrollori’ (cacciatori che, dopo aver partecipato a specifici corsi, aver superato l’esame e essere iscritto all’albo provinciale, possono collaborare con i guardacaccia – o comunque con gli agenti di vigilanza venatoria – per il controllo e la gestione degli ungulati presenti sul territorio) che partecipano attivamente alle operazioni dovute all’emergenza PSA. I selecontrollori saranno pagati direttamente dagli ATC per le eventuali operazioni effettuate.

Agli ATC infine il compito di individuare ditte autorizzate alla ricezione e allo smaltimento delle carcasse di cinghiali abbattuti durante gli interventi. Le spese sostenute dagli ATC dovranno essere trasmesse e rendicontate trimestralmente alla Direzione regionale Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Caccia e Pesca, Foreste. Le risorse stanziate finora sono di 250mila euro.

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