Accusati di concorso in rapina, lesioni aggravate, porto abusivo di strumenti atti ad offendere: ascoltata la consulente del Tribunale
A ottobre era stata chiesta la perizia psichiatrica, sulla capacità di intendere e di volere, per uno dei due ragazzi arrestati lo scorso 1 settembre 2024 dai Carabinieri a Terracina con l’accusa di rapina, lesioni aggravate e porto abusivo di armi improprie. Ad essere indagati nel giudizio abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, sono Lorenzo Schiumarini (26 anni) e Ludovico Barbadoro (23 anni), difesi dagli avvocati Ernesto Renzi, oggi sostituito dall’avvocato Simone Rinaldi, e Marco Foglia. Entrambi, dopo gli arresti, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere. Il giudice per le indagini preliminari, Mara Mattioli, aveva applicato per loro un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari.
Al momento Schiumarini si trova ai domiciliari, mentre Barbadoro, in ragione di un aggravamento della misura, è in carcere. Proprio per quest’ultimo, la consulente del Tribunale – la psicologa Alessia Micoli – ha relazionato dichiarando il giovane affetto da un vizio parziale di mente. L’udienza preliminare è stata rinviata al prossimo 9 ottobre quando si dovrebbe arrivare alla decisione se rinviare a giudizio o meno i due indagati.
Lo scorso 1 settembre 2024, a Terracina, a conclusione di serrate indagini avviate nottetempo, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R. e della locale Stazione della Compagnia di Terracina, guidati dal Maggiore Saverio Loiacono, avevano tratti in arresto i due giovani, intorno alle 3 di notte. Dopo avere colpito al volto con un pugno un 18enne, si erano impossessati della sua catenina in oro strappandogliela dal collo.
Le immediate attività di ricerca eseguite durante tutta la notte dai militari dell’Arma avevano permesso di rintracciare, intorno alle 06.30 di mattina, i due rapinatori che si trovavano sulla SS Pontina, all’esterno di un bar e a bordo di un’autovettura in compagnia di un loro amico, anch’egli 23enne, proprietario del mezzo.
Inoltre, uno dei due rapinatori, precisamente il 23enne Barbadoro, poco prima, per futili motivi, aveva anche aggredito un uomo che si trovava con la moglie, colpendolo alla fronte con un martello, nascosto sotto il sedile dell’autovettura.
I militari, all’esito delle immediate perquisizioni, in auto e a casa dei due giovani, avevano rinvenuto il martello utilizzato per l’aggressione e la collanina in oro (occultata nell’appartamento del terzo giovane, 22enne, proprietario dell’autovettura). Era stata anche trovata una modica quantità di hashish, nella disponibilità di uno dei tre giovani.
La Procura di Latina aveva disposto la misura degli arresti domiciliari per i due rapinatori tratti in arresto. A carico degli arrestati e di un’altra persona indagata con loro, sono state avviate le procedure per l’irrogazione dei provvedimenti di D.A.S.P.O. e del foglio di via obbligatorio.