PESTAGGIO AL CANCUN DI LATINA: UN’ASSOLUZIONE E TRE PERDONI GIUDIZIARI

Accusati di aver aggredito e picchiato il titolare dello stabilimento Cancun di Latina: si è concluso il processo presso il Tribunale dei minorenni di Roma

Un’assoluzione e tre perdoni giudiziari. È questo l’esito del processo dinanzi al Tribunale dei minorenni di Roma dove erano imputati quattro soggetti, all’epoca dei fatti minorenni, accusati di aver di aver aggredito, per futili motivi, con calci e pugni ed anche con l’utilizzo di bottiglie di vetro, i titolari della struttura sul lungomare (padre e figlio), il noto stabilimento Cancun, causando loro ferite giudicate guaribili in 15 giorni. All’esito dell’udienza odierna, il Tribunale dei minorenni ha assolto uno dei giovani, difeso dagli avvocati Massimo Frisetti e Gaetano Marino, mentre per gli altri tre imputati, assistiti dagli avvocati Marco Nardecchia e Stefano Pacini, il reato di estorsione è stato riqualificato in violenza privata, oltreché a escludere l’aggravante dei futili motivi e della minorata difesa. Inoltre, i giudici hanno concesso il perdono giudiziario e le attenuanti generiche. In sostanza, nessuno dei tre imputati sconterà alcun tipo di pena.

Leggi anche:
PESTAGGIO AL CANCUN DI LATINA: IL VIDEO DELL’AGGRESSIONE ANALIZZATO IN TRIBUNALE

A inizio gennaio 2025, tre dei quattro giovani imputati avevano reso l’esame davanti al Tribunale dei minorenni di Roma. Uno degli imputati aveva escluso che il 24 giugno 2022, giorno in cui sono contestati i fatti, la banda di giovani avesse messo in pratica una estorsione ai danni del gestore del Cancun, sostenendo che era pratica comune per loro appoggiare le proprie cose sui lettini dello stabilimento. Quella mattina sarebbe arrivato il gestore chiedendo ai giovani di andare via: nel farlo, secondo l’imputato, difeso dall’avvocato Marco Nardecchia, lo stesso gestore li avrebbe anche insultati e sfidati, utilizzando espressioni razziali. Da questa circostanza, sarebbe nato lo scontro immortalato nel video acquisito agli atti.

Il gruppo di giovani, secondo l’imputato, minorenne all’epoca dei fatti, sarebbe tornato in seguito per chiarirsi con il gestore, in ragione del fatto che il fratello del medesimo imputato era dipendente della struttura. Al che, l’imputato sarebbe stato bloccato da uno dei buttafuori, mentre gli altri due imputati avevano specificato che, una volta dentro, non sarebbero stati loro a far scoppiare la rissa, né a colpire il padre del titolare. In sostanza, tutti avevano negato le accuse.

Dopo gli arresti e i Daspo, era arrivata a febbraio 2023 la conclusione delle indagini da parte della Procura di Latina che contesta ai minorenni i reati di lesioni aggravate e estorsione ai danni dei titolari del noto stabilimento balneare di Latina, “Cancun”. A novembre 2022, la Squadra Mobile di Latina aveva eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità – emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Roma – a carico di cinque ragazzi, tutti gravemente indiziati dei reati di estorsione e lesioni aggravate. Tra di loro anche appartenenti al mondo dei clan rom di Latina: uno di loro, nel corso dell’aggressione avvenuta a giugno 2022, aveva rivendicato proprio l’appartenenza al sodalizio rom pretendendo di non pagare gli ombrelloni per il mare.

A gennaio 2023, l’allora Questore di Latina, Raffaele Gargiulo, dopo l’attenta valutazione degli atti di indagine  da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine, aveva applicato per i giovani il DASPOcinque DASPO Urbani nei confronti di quatto minorenni ed un maggiorenne, resisi responsabili, il 24 giugno di quattro anni fa presso lo stabilimento balneare Cancun, al Lido di Latina, di aver aggredito, per futili motivi, con calci e pugni ed anche con l’utilizzo di bottiglie di vetro, i titolari della struttura sul lungomare (padre e figlio), causando loro ferite giudicate guaribili in 15 giorni. Dopo l’intervento della Polizia, peraltro, i giovani avrebbero minacciato i titolari di tornare e bruciare lo stabilimento.

Leggi anche:
LATINA, CALCI E PUGNI AL TITOLARE DELLO STABILIMENTO PER NON PAGARE: IN ARRESTO CINQUE MINORENNI

Le successive indagini svolte dalla Squadra Mobile avevano consentito l’identificazione e la denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria dei cinque aggressori. Destinatari dei DASPO Urbano, sono quattro ragazzi minorenni di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, ed un ragazzo appena maggiorenne, tutti residenti a Latina. Per tali fatti, il Tribunale per i Minorenni di Roma, come detto, ha emesso misura cautelare del collocamento in comunità.

Articolo precedente

FRZ: FORMIA RAGGIUNGE IL 71,90% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA A MAGGIO

Articolo successivo

EX AVIR, PROSEGUONO I LAVORO PER “CAJETA ANIMI VITRI”

Ultime da Giudiziaria