PESTAGGIO AL CANCUN DI LATINA: I GIOVANI NEGANO LE ACCUSE DAVANTI AL TRIBUNALE DEI MINORENNI

Accusati di aver aggredito e picchiato il titolare dello stabilimento Cancun di Latina: ascoltati dal Tribunale dei minorenni di Roma

Tre dei quattro giovani imputati hanno reso l’esame davanti al Tribunale dei minorenni di Roma. Uno degli imputati ha escluso che il 24 giugno 2022, giorno in cui sono contestati i fatti, la banda di giovani abbia messo in pratica una estorsione ai danni del gestore del Cancun, sostenendo che era pratica comune per loro appoggiare le proprie cose sui lettini dello stabilimento. Quella mattina sarebbe arrivato il gestore chiedendo ai giovani di andare via: nel farlo, secondo l’imputato, difeso dall’avvocato Marco Nardecchia, lo stesso gestore li avrebbe anche insultati e sfidati, utilizzando espressioni razziali. Da questa circostanza, sarebbe nato lo scontro immortalato nel video acquisito agli atti.

Il gruppo di giovani, secondo l’imputato, minorenne all’epoca dei fatti, sarebbe tornato in seguito per chiarirsi con il gestore, in ragione del fatto che il fratello del medesimo imputato era dipendente della struttura. Al che, l’imputato sarebbe stato bloccato da uno dei buttafuori, mentre gli altri due imputati che hanno reso l’esame nella giornata odierna hanno specificato che, una volta dentro, non sarebbero stati loro a far scoppiare la rissa, né a colpire il padre del titolare. In sostanza, tutti hanno negato le accuse.

Dopo gli arresti e i Daspo, era arrivata a febbraio 2023 la conclusione delle indagini da parte della Procura di Latina che contesta ai minorenni i reati di lesioni aggravate e estorsione ai danni dei titolari del noto stabilimento balneare di Latina, “Cancun”. A novembre 2022, la Squadra Mobile di Latina aveva eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare del collocamento in comunità – emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Roma – a carico di cinque ragazzi, tutti gravemente indiziati dei reati di estorsione e lesioni aggravate. Tra di loro anche appartenenti al mondo dei clan rom di Latina: uno di loro, nel corso dell’aggressione avvenuta a giugno 2022, aveva rivendicato proprio l’appartenenza al sodalizio rom pretendendo di non pagare gli ombrelloni per il mare.

A gennaio 2023, l’allora Questore di Latina, Raffaele Gargiulo, dopo l’attenta valutazione degli atti di indagine  da parte degli specialisti della Divisione Anticrimine, aveva applicato per i giovani il DASPOcinque DASPO Urbani nei confronti di quatto minorenni ed un maggiorenne, resisi responsabili, il 24 giugno di quattro anni fa presso lo stabilimento balneare Cancun, al Lido di Latina, di aver aggredito, per futili motivi, con calci e pugni ed anche con l’utilizzo di bottiglie di vetro, i titolari della struttura sul lungomare (padre e figlio), causando loro ferite giudicate guaribili in 15 giorni. Dopo l’intervento della Polizia, peraltro, i giovani avrebbero minacciato i titolari di tornare e bruciare lo stabilimento.

Leggi anche:
LATINA, CALCI E PUGNI AL TITOLARE DELLO STABILIMENTO PER NON PAGARE: IN ARRESTO CINQUE MINORENNI

Le successive indagini svolte dalla Squadra Mobile avevano consentito l’identificazione e la denuncia in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria dei cinque aggressori. Destinatari dei DASPO Urbano, sono quattro ragazzi minorenni di età compresa tra i 15 ed i 17 anni, ed un ragazzo appena maggiorenne, tutti residenti a Latina. Per tali fatti, il Tribunale per i Minorenni di Roma, come detto, ha emesso misura cautelare del collocamento in comunità.

La prossima udienza è stata fissata il 4 aprile quando verranno ascoltati i testimoni della difesa e ci sarà l’eventuale discussione con sentenza. Il collegio difensivo è composto, oltreché all’avvocato Marco Nardecchia, anche dagli avvocati Massimo Frisetti, Gaetano Marino e Stefano Pacini.

Articolo precedente

CENCIARELLI DG DELL’ASL DI LATINA: C’È IL VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE SANITÀ

Articolo successivo

“INTRECCI A PRIVERNO”, L’EVENTO PER RAFFORZARE IL LEGAME TRA COMUNE E IMPRESE

Ultime da Giudiziaria