PESO FISCALE, UIL LATINA: “IL CAPOLUOGO È TRA LE 10 CITTÀ ITALIANE CON QUELLO PIÙ ELEVATO”

Luigi Garullo, Segretario generale della Uil di Latina
Luigi Garullo, Segretario generale della Uil di Latina

Addizionali Irpef. Il sindacalista Garullo (Uil Latina): “Capoluogo tra le dieci città italiane per elevato peso fiscalità”

Latina è tra le città italiane dove il peso delle addizionali Irpef regionali e comunali è più elevato. È quanto emerge dallo studio Uil del Servizio Stato sociale, politiche fiscali e previdenziali diretto dal segretario confederale Santo Biondo, che offre una panoramica comparativa dell’ammontare delle addizionali Irpef effettivamente pagate dagli italiani e che prende in considerazione due fasce di reddito (20mila e 40mila euro).

Dallo studio emerge che il totale delle addizionali nel nostro capoluogo per la fascia di reddito pari a 20mila euro è di 586 euro (426 euro per quella regionale, 160 euro per quella comunale). Cifre che ci collocano al quinto posto nella classifica italiana. Per i redditi pari a 40mila euro scaliamo una posizione, piazzandoci quarti in Italia con 1.412 euro di Irpef pagato (1.092 di addizionale regionale, 320 euro quella comunale). 

“L’approfondimento – commenta Luigi Garullo, Segretario generale della Uil di Latina – porta alla luce una forte differenziazione tra le città italiane, con un peso della fiscalità che quindi penalizza i cittadini che hanno il medesimo reddito ma che vivono in regioni diverse”. A Mantova, ad esempio, i cittadini con redditi pari a 20mila euro pagano 263 euro di Irpef (quello comunale è zero), e sborsano 778 euro se hanno un reddito pari a 40mila euro. C’è poi Aosta, 346 euro totali per redditi pari a 20mila euro, 692 per redditi pari a 40mila euro.

“Il nostro sistema fiscale deve diventare uno strumento per affermare condizioni di equità e di solidarietà – prosegue Garullo – le disparità evidenziate suggeriscono quindi una riforma della fiscalità locale che introduca criteri di maggiore progressività, proteggendo le persone fragili”.

“È anche importante come evidenziato da Santo Biondo – conclude il sindacalista pontino – prevedere una clausola sociale all’autonomia fiscale, affinché l’utilizzo del prelievo locale sia trasparente e tracciabile rispetto al finanziamento dei servizi di cittadinanza quali sanità, istruzione, diritto allo studio, trasporto pubblico e assistenza. E’ proprio su questi temi che è auspicabile e necessario dar corso al confronto con il comune capoluogo, così come previsto dal protocollo di relazioni sindacali precedentemente sottoscritto con il comune di Latina”.

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