Morbose attenzioni e condotte persecutorie nei confronti della vicina, interrogato il 45enne del capoluogo
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, l’uomo di 45enne destinatario della “misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa” eseguita dalla Polizia di Stato. Davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, per l’interrogatorio di garanzia, il 45enne, ritenuto uno stalker di una sua vicina di casa, ha preferito non rispondere alle domande del magistrato.
La misura cautelare emessa nei confronti dell’uomo costituisce, infatti, l’epilogo di una attività espletata dagli agenti della seconda sezione della Squadra Mobile e che trae origine dalla denuncia di una donna che, da circa un anno, abitava nello stesso stabile dell’uomo. A coordinare le indagini il sostituto procuratore di Latina, Valerio De Luca.
Sin dal suo arrivo in quel condominio, la donna è stata fatta oggetto delle morbose attenzioni dell’uomo, il quale, noncurante del diniego opposto dalla donna ad ogni possibile interesse nei suoi confronti, ha posto in essere con continuità una serie di condotte persecutorie nei suoi confronti, costringendola, in una determinata occasione, a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, pur di far desistere l’uomo da le condotte vessatorie.
L’uomo, nonostante la chiara negazione della donna, la attendeva sul pianerottolo di casa, ne controllava gli spostamenti, bussava alla sua porta anche in orari notturni, incurante del fatto che la donna avesse anche una figlia minore. In più occasioni, la donna aveva persino acconsentito ad esaudire richieste di denaro avanzate dall’uomo nella speranza di farlo desistere dalle sue condotte persecutorie.