Uno stringato comunicato dell’Asl di Latina commenta la notizia emersa ieri sul caso di pedopornografia e violenza sessuale su minori che ha coinvolta una caposala di un reparto sanitario dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina
“In riferimento ai gravi reati contestati a una nostra operatrice e alla conseguente misura di custodia cautelare disposta dall’autorità giudiziaria, – si legge nella nota pubblicata dall’Asl di Latina – la Direzione Aziendale intende esprimere piena fiducia nell’operato della magistratura e comunica di aver adottato immediatamente ogni provvedimento necessario, procedendo senza indugio alla sospensione cautelativa della dipendente coinvolta.
L’Azienda stigmatizza con fermezza la vicenda, che non rispecchia in alcun modo i valori etici e professionali sui quali si fonda il nostro operato quotidiano al servizio dei cittadini. Rinnoviamo il nostro impegno per garantire trasparenza, legalità e tutela delle persone, nel rispetto delle regole e della dignità del lavoro pubblico.
La Direzione rimane a disposizione delle autorità competenti per ogni utile collaborazione e si riserva di adottare ogni ulteriore atto in merito”.
Leggi anche:
PEDOPORNOGRAFIA, ARRESTATA UNA CAPOSALA DEL “GORETTI” DI LATINA
Un comunicato, quello dell’Asl, che non sarebbe stato inviato se ieri, 12 giugno, l’informazione locale non avesse fatto emergere alcuni risvolti di una inchiesta che sta facendo emergere una vicenda orribile in cui sono coinvolti tre adulti e probabilmente un minore o più minori.