“Non c’è pace tra gli ulivi non è soltanto il titolo di un film del 1950 del regista fondano Giuseppe De Sanctis ambientato nelle campagne tra Lenola e Vallecorsa, ma (si parva licet) l’espressione che meglio si addice a quanto accadrà a Formia nelle zone degli Archi, Piana e Balzorile.
In dette zone è previsto il passaggio della nuova strada denominata “statale S.S. 7 Appia, variante all’abitato di Formia”, familiarmente conosciuta come Pedemontana. Già nel 2022, a seguito della presentazione del Piano di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE) da parte dell’ANAS, ne demmo notizia, con ampia illustrazione dell’intero progetto e con considerazioni di merito. Chi fosse interessato, sul sito di Incontri & Confronti trova tutta la serie di articoli e di approfondimenti.
Adesso c’è di nuovo che l’ANAS, al fine di ottenere i previsti pareri di carattere ambientale, ha presentato il progetto definitivo, composto da ben 423 elaborati. Tra di essi desta curiosità quello denominato “Studio di impatto Ambientale -Territorio e Suolo- Richiesta di autorizzazione abbattimento olivi (L.R. 1/2009)”. Recita il testo della Relazione “Il progetto in esame, ricadente all’interno del Comune di Formia, attraversa un territorioa forte vocazione agricola, soprattutto olivicola. Nelle aree interessate dall’opera in progetto sono presenti diverse piante di olivo “Olea europea” ….In seguito all’analisi effettuata nello studio, si desume che gli esemplari interferenti con l’opera pubblica in progetto, per cui si richiede l’autorizzazione all’abbattimento, equivalgano a 2095”.
Le scriventi associazioni sanno bene che qualcosa bisogna pur sacrificare per realizzare una nuova strada. Ma se alle gravi criticità del precedente PFTE, non risolte dall’attuale progetto definitivo (tra tutte, l’interferenza della galleria di oltre 4,1 km. con il bacino di ricarica della sorgente Mazzoccolo), si aggiunge anche un danno importante al patrimonio agricolo e olivicolo, allora siamo in presenza della classica goccia che fa traboccare il vaso.
Le indicazioni integrative al precedente PFTE, fornite in una nota congiunta dei due sindaci di Formia e di Gaeta il 6 dicembre 2023, sono state bellamente ignorate dal progetto definitivo e nessuno dice niente. A questo punto qualche considerazione viene spontanea: o la politica sa che tanto non se ne farà niente, per cui non vale la pena interessarsene, oppure che, di fronte all’ANAS, i sindaci di Formia e di Gaeta non contano nulla, neanche sul loro territorio. Se vale la prima, c’è da chiedersi perché spendere milioni di progettazione inutilmente; se vale la seconda, le dimissioni sarebbero d’obbligo.
La società stradale sembra interessata solo a portare a termine il progetto per poter incassare la parcella e non vuole interferenze. L’onere progettuale andrà ad erodere i pochi e assai insufficienti fondi stanziati in rapporto alla lunghezza e alla complessità dell’opera e tutto si risolverà in un duplice danno per i cittadini del golfo, i quali continueranno ad essere afflitti dal traffico caotico e depauperati di parte dei fondi stanziati. A questo punto, probabilmente, la cosa più saggia da fare è quella di spendere le risorse disponibili per migliorare la percorribilità sull’attuale asse litoraneo”.
Così, in una nota, le associazioni “Comunità del Lazio Meridionale e Isole Pontine” e “Incontri & Confronti”.