PD LATINA, I COMITATI CHE APPOGGIANO BONACCINI

Stefano Bonaccini
Stefano Bonaccini

I Comitati “Energia popolare Latina” e “Latina per Bonaccini segretario PD”, durante il congresso del circolo del Partito Democratico di Latina, che si terrà venerdì 17 febbraio presso il Circolo cittadino di Latina in piazza del Popolo, dalle ore 17,30, sosterranno la mozione del candidato alle primarie del Partito democratico Stefano Bonaccini

“Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”. Questa frase di Enrico Berlinguer fa da incipit alla mozione che i Comitati presenteranno. La storia di Stefano Bonaccini è simile a quella di tante migliaia di militanti della sinistra italiana. Nato in provincia di Modena dove tutt’ora vive, cresciuto in una famiglia orgogliosamente iscritta al Pci, da cui ha tratto i valori e le cose importanti della vita, ha iniziato a interessarsi alla politica quando non aveva ancora vent’anni.

“Mentre muovevo i primi passi nei movimenti per la pace e nella Fgci – afferma nella presentazione della mozione Bonaccini – ho anche avuto l’opportunità di fare l’assessore Campogalliano: lo racconto per dire che quel partito – in generale i partiti in quel tempo – erano comunità dentro cui si cresceva: ai giovani veniva chiesto di fare la gavetta, ma poi c’era un’attenzione alla loro formazione, una disponibilità ad affidargli responsabilità e a misurarli sul campo. È qualcosa che credo sia necessario rimettere al centro nel Partito Democratico dei prossimi anni. È così che per me la passione politica è diventata prestissimo anche amministrazione della cosa pubblica: ho imparato senza quasi accorgermene che rappresentare e amministrare significa stare in mezzo alle persone e ascoltare, rispondere e ascoltare ancora. Misurarsi con i problemi concreti e trovare soluzioni possibili, combattere per difendere chi non si può difendere da solo, ma soprattutto cambiare dovunque sia necessario cambiare, per dare risposte ai bisogni di chi rappresentiamo. La storia della sinistra italiana è sempre stata una storia collettiva. E la storia del Partito Democratico è prima di ogni altra cosa la storia di una comunità”. Siamo convinti che la sinistra non è tale se non alza lo sguardo oltre l’orizzonte e se non sogna di costruire un mondo migliore. Esiste per questo. Riteniamo che l’ascolto, la capacità di rappresentare bisogni e aspettative, la determinazione nel provare a dare risposte siano le caratteristiche di Bonaccini per un rilancio del PD.

“Allora questo è il tempo di riprendere il filo, di riaffermare le nostre ragioni, di ribadire il nostro obiettivo. Noi siamo la sinistra delle donne e degli uomini che si battono per la giustizia e per l’uguaglianza. E siamo una comunità perché sappiamo che solo insieme si può costruire una società dove a tutte le donne e a tutti gli uomini siano riconosciuti uguali diritti e doveri e dove tutti abbiano pari opportunità. A prescindere dalla condizione economica e sociale di partenza, dal luogo in cui si nasce, dal colore della propria pelle e dalla propria religione, dal proprio orientamento sessuale e dalla diversa abilità. E’ questo il mondo migliore che vogliamo costruire per noi e per i nostri figli e le nostre figlie”, continua Bonaccini. Siamo certi che il nostro obiettivo storico non è solo combattere contro le diseguaglianze economiche o sociali, territoriali, di genere o generazionali, ma anche superarle.

Nella piattaforma politico congressuale “Energia popolare per il PD e per l’Italia” di Bonaccini sono evidenziati diversi aspetti suddivisi in capitoli fondamentali per il rinnovamento della politica italiana, per la democrazia e per il futuro dell’Italia in Europa e nel mondo. Con Bonaccini, giusto per citare alcuni di questi settori, il PD avrà sempre cura dei processi democratici con una convenzione annuale incentrata sugli iscritti e aperta alla partecipazione e al contributo delle associazioni della società, per definire la linea politico-programmatica con gli input dai territori, con referendum vincolanti tra tutti gli iscritti sulle grandi scelte, come alleanze e programma di governo, con una scuola di politica per formare la nuova classe dirigente e per ascoltare le sue proposte, con una comunità per supportare gli amministratori locali, con corsi e attività per formare le competenze dei nuovi amministratori locali, con un finanziamento sul modello europeo e microdonazioni, dando sempre più valore ai Giovani Democratici e convocando gli stati generali degli iscritti all’estero.

Massima attenzione per rimuovere l’errore strategico più grave della destra, il sovranismo. Il PD ritiene che l’interesse nazionale del nostro Paese non possa affer­marsi al di fuori e contro l’interesse comune nell’Unione Europea. Noi crediamo, con Bonaccini, che l’interesse nazionale italiano viva e si realizzi solo dentro un’U­nione europea più forte e federale, coesa e solidale.

Il PD che verrà avrà forte attenzione a una politica per la crescita, fatta di politiche industriali, investimenti in ricerca e formazione permanente, che punti alla qualità del lavoro e dello sviluppo, per accompagnare le imprese e chi lavora nei processi di trasformazione digitale e di transizione ecologica. In una fase di “globalizzazione corta” occorre una nuova agenda: Industria 4.0, formazione, incentivi al reshoring e infrastrutture produttive per i nostri distretti (comunità energetiche, formazione, gestione dell’acqua, economia circolare) per creare ricchezza sui nostri territori. Sarà avviato un patto tra politica e parti sociali per rimettere al centro il lavoro e la questione salariale rafforzando la contrattazione collettiva (re­gole sulla rappresentanza contro i contratti pirata ed erga omnes dei contratti più rappresentativi) detassando gli aumenti per i lavoratori. Sarà sostenuto un salario minimo legale per i settori non coperti dalla contrattazione con una proposta di legge d’iniziativa popolare.

Il lavoro stabile vale di più e deve costare meno di quello precario e sarà proposto un taglio strutturale del cuneo contributivo almeno del 10% per tutti e del 30% per i giovani in ingresso nel mercato del lavoro. Inoltre, la sicurezza del lavoro come bene pubblico, con investimenti sulla formazione e la prevenzione, potenziando le assunzioni di ispettori e pagandoli di più. Un’attenzione più forte al lavoro autonomo con l’abbattimento del muro che separa lavoro dipendente e autonomo, allargando tutele e oppor­tunità a tutto il mondo del lavoro. Il nostro obiettivo è il rafforzamento di un nucleo di diritti fondamentali comuni. Un grande investimento sulla formazione: un sistema di formazione permanente di massa e riforma del Reddito di cittadinanza. La destra lo sta cancellando, noi vogliamo invece riformarlo affinché, accanto ad una necessaria misura universale di contrasto alla precarietà, se ne crei una di politica attiva per il lavoro. L’istituzione del Reddito di formazione per tenere insieme ad una forte garanzia del reddito il percorso personalizzato di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro.

Concludiamo richiamando i simpatizzanti e i militanti a sostenere Stefano Bonaccini per le primarie del PD convinti – ricordando le parole di Aldo Moro – che “un partito che non si rinnovi con le cose che cambiano, che non sappia collocare ed amalgamare nella sua esperienza il nuovo che si annuncia e il compito ogni giorno diverso, viene prima o poi travolto dagli avvenimenti, viene tagliato fuori dal ritmo veloce delle cose che non ha saputo capire e alle quali non ha saputo corrispondere”.

Lo dichiarano, in una nota, gli esponenti del PD locale, Mario Leone e Tommaso Malandruccolo.

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