Il segretario del PD di Latina Mario Cepollaro e Mario Leone: “Dall’isola di Ventotene la base ideale per la solidarietà europea”
“La presidente del Consiglio italiano Meloni mercoledì scorso nel riferire alla Camere dei deputati le linee guida dell’azione di Governo al Consiglio europeo, poi tenutosi giovedì, ha voluto mostrare la scarsa conoscenza e la strumentalità di un testo considerato pietra fondante dell’unità europea, un progetto per un’Europa libera e unita meglio conosciuto come Manifesto di Ventotene.
L’aver estrapolato e decontestualizzato alcuni stralci dallo stesso Manifesto ha dimostrato ancora una volta, la totale assenza, di una parte della maggioranza del Governo italiano, di spirito costituzionale, stravolgendo e alterando concetti come “movimento rivoluzionario” e “proprietà privata”, due degli argomenti trattati, rispettivamente, da due degli autori del Manifesto, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi; entrambi con Eugenio Colorni hanno dibattuto e poi realizzato questo testo in un momento storico drammatico per la storia dell’Umanità, l’apice dell’avanza del nazifascismo.
Il fascismo in Italia ha incarcerato e mandato al confino migliaia di intellettuali e politici antifascisti, e tra questi i tre artefici del Manifesto che a Ventotene trovarono la sintesi della loro angoscia dello strapotere del totalitarismo e dell’imperialismo nazionalista.
Rossi e Spinelli hanno realizzato quindi, un vero e proprio programma di azione per la realizzazione della Federazione europea, basata sulla cessione di alcuni poteri nazionali a una entità sovranazionale, gli Stati Uniti d’Europa e sottraendo agli Stai nazionali la capacità della produzione e dell’uso delle armi e della difesa, la politica estera, tra gli altri.
Obiettivo del Manifesto di Ventotene sta tutto nella possibilità di realizzare una stagione permanente di pace, democrazia e prosperità, tracciando ancora una divisione netta tra coloro che voglio una Europa nuova dovendo quindi superare gli steccati degli egoismi ideologici e dogmatici dei partiti e degli Stati nazionali, attraverso una azione “rivoluzionaria” cioè innovativa rispetto all’azione di approcci fallimentari e organizzati intorno a un “movimento rivoluzionario” il Movimento federalista europeo che potesse raccogliere e far convergere cittadini, politici e non, verso la Federazione europea.
Il Manifesto di Ventotene è un vero e proprio strumento di riflessione sui drammi del nazionalismo e anche una “cassetta degli attrezzi!” a servizio del buon governo e della solidarietà e della pace, ma va usato e non travisato e strumentalizzato.
Il presidente della Repubblica Mattarella nel 2021 ha riconosciuto il Manifesto di Ventotene, recandosi sull’isola pontina, tutta la forza rivoluzionaria per la liberazione dal nazifascismo creando un nuovo paradigma della politica e ponendolo a fondamenta della nostra Carta costituzionale ricordando l’importante ruolo assunto di tanti argomenti trattati nello stesso documento in sede di elaborazione della Costituzione italiane.
Inoltre, proprio il parlamento europeo nel 2022 ha approvato, a larghissima maggioranza, una risoluzione sostenuta dal socialista e democratico Domenec Devesa e dal popolare europeo Salvatore De Meo sull’educazione civica europea ricordando come l’isola di Ventotene e il suo Manifesto abbiano svolto un ruolo decisivo nella storia dell’integrazione europea”, un “luogo emblematico della memoria per l’integrazione europea e per la protezione dei nostri valori europei comuni” e sottolineando infine “il suo contributo alla promozione dell’educazione alla cittadinanza europea, in particolare attraverso la partecipazione attiva dei giovani al seminario annuale sull’integrazione europea, avviato da Altiero Spinelli nel 1982”.
Oggi più che mai è fondamentale chiamare i cittadini italiani europei a non cadere nel tranello dei falsi miti della Nazione che hanno travolto la vita delle donne e degli uomini e che con esso hanno messo in pericolo l’esistenza del genere umano. Grazie invece alla riflessione fatta proprio a Ventotene con il Manifesto abbiamo avuto in Italia la nostra Carta costituzionale col programma di Ventotene ben radicato in essa, in Europa prima la Dichiarazione Schuman e poi la CECA e ancora i Trattati di Roma del 1957. Grazie al Manifesto si è potuto raccogliere un’eredità condivisa dai nostri padri della Patria e della Costituente da Einaudi, ispiratore del Manifesto a De Gasperi, lo stesso ex presidente del Consiglio italiano ne è stato uno dei maggiori sostenitori nell’affrontare la ricostruzione dal fascismo dopo la Seconda guerra mondiale.
Su questi valori il PD e tutte le forze democratiche e liberali hanno il dovere di continuare a lottare perché mai più possano esserci guerre come è stato grazie prima alla CEE e oggi all’Unione europea al proprio interno e per incrementare il percorso di integrazione per rendere l’Unione sempre più protagonista del proprio futuro e garante della prosperità dei singoli Stati nazionali e dei cittadini europei attraverso la costruzione politica europea anche con la difesa comune che implica un decisore politico unitario legittimato democraticamente (Stati uniti d’Europa). Per questo, invitiamo le forze politiche della Città e presenti in consiglio comunale a valutare insieme le azioni migliori perché questo patrimonio di Ventotene, capitale morale d’Europa, venga valorizzato e condiviso”.
Così, in una nota, il segretario PD Latina, Marco Cepollaro, e Mario Leone, responsabile Europa e Pnrr PD Latina.