Maria Rita Parsi ha tenuto a battesimo il Patto Educativo di Comunità. Istituzioni locali e scuole per una nuova sfida educativa che incida in modo significativo nel tessuto sociale del territorio.
Mercoledì 7 febbraio, in un’aula consiliare gremita, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del “Patto Educativo di Comunità”, promosso dagli assessori alla Scuola Emanuela Pagnanelli, alla Cultura Maria Innamorato e all’Infanzia e Politiche giovanili Michela Mariottini, e sottoscritto dai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi L.Caetani, D.Monda-A.Volpi e Plinio il Vecchio e del Campus dei Licei M. Ramadù di Cisterna lo scorso ottobre, con il coinvolgimento delle associazioni del terzo settore e delle società sportive, e il cui regolamento è stato deliberato all’unanimità dal Consiglio Comunale nella seduta del 6 febbraio.
Ospite d’onore dell’incontro è stata la prof.ssa Maria Rita Parsi, psicologa, psicoterapeuta, scrittrice, personalità di spicco nel panorama nazionale e una delle voci più autorevoli del settore.
In apertura il saluto del sindaco Valentino Mantini e del vicesindaco e assessore alla Cultura Maria Innamorato, che hanno sottolineato come il Patto Educativo rappresenti una priorità per l’Amministrazione, che s’impegna fattivamente e finanziariamente a sostenere le famiglie e le scuole al fine di rispondere in modo concreto ed efficace all’emergenza educativa e sociale in corso, a cui va rivolta un’attenzione particolare, in un’ottica di corresponsabilità educativa.
A seguire, le assessore alla Scuola Pagnanelli e alle Politiche Giovanili e dell’Infanzia Mariottini hanno illustrato le linee guida del Patto, le finalità e le tre macroaree di intervento, individuate come prioritarie, e precisamente “Emergenza educativa e sostegno alla genitorialità”, “Conoscenza e valorizzazione del territorio”, “I ragazzi contano”.
I dirigenti scolastici Nicolino Ingenito (rappresentato dalla vicepreside Rosanna Salerno), Nunzia Malizia, Fabiola Pagnanelli e Anna Totaro (rappresentata dalla Vicepreside Irene Buizza), hanno quindi esposto i progetti che ogni istituto realizzerà e che coinvolgeranno alunni, docenti e genitori di tutti gli istituti. L’intento del Patto è, dunque, quella di realizzare una rete virtuosa, una condivisione di intenti che per la prima volta vedrà, e questa è la grande novità della sfida educativa, le istituzioni locali e le Scuole insieme per mettere in campo interventi che possano incidere in modo significativo nel tessuto sociale del nostro territorio.
Cuore dell’incontro è stato l’intervento della prof.ssa Parsi, che con passione, entusiasmo, competenza ha letteralmente catturato i presenti, stimolandoli a riflessioni importanti. La prof.ssa Parsi ha parlato della trasformazione della famiglia, dell’importanza della conquista dell’autonomia nel percorso di costruzione di un “Sé” adeguato, del ruolo fondamentale della scuola e dei docenti, investiti di una grande responsabilità nella guida delle nuove generazioni, dell’uso virtuoso del virtuale per evitare il disorientamento e favorire invece la creatività e lo spirito critico, della comunicazione come prevenzione del disturbo psicologico.
“La salute mentale, la scuola quale centro culturale, aperta tutto il giorno, in cui prevedere una equipe psico-pedagogica e dei poli museali in cui sperimentare la “Bellezza”, dovrebbero essere le priorità dei governanti e delle istituzioni tutte – ha affermato con forza la Parsi – per lottare contro il potere distruttivo di una società che esprime malessere e disagio psicologico”.
“Grande soddisfazione di tutti per l’avvio ufficiale del Patto Educativo – hanno dichiarato il Sindaco e le assessore Pagnanelli, Mariottini e Innamorato – un territorio che si prende cura delle nuove generazioni è un territorio virtuoso che ha una visione del futuro. Recuperare il senso dell’agire educativo, mettere al centro i giovani offrendo loro occasioni di partecipazione sociale e condivisione emotiva; sostenere la genitorialità nel percorso di crescita dei figli; trasformare finalmente il nostro territorio in Comunità”.