PATENTE A CREDTI PER I CANTIERI, LE PREOCCUPAZIONI DI CNA LATINA

Patente a crediti per i cantieri dal 1 ottobre obbligatoria per poter lavorare. La CNA esprime forti preoccupazioni sul reale funzionamento

Chiesta una proroga ma il Governo ha deciso di procedere senza ulteriori rinvii. Il punto è che questa misura rischia di rivelarsi una sfida burocratica complessa per le piccole e medie imprese con insidie di tipo penali che nulla hanno a che fare con la sicurezza e la legalità sul lavoro. 

Sono circa 10 mila le imprese sul territorio della Provincia di Latina interessate dal nuovo sistema introdotto dal governo denominato “Patente a Crediti” che rende obbligatorio per tutti il possesso di almeno 15 punti per poter continuare a lavorare. Ad essere interessate sono tutte le aziende e lavoratori autonomi operanti fisicamente nei cantieri mobili e temporanei. 

Nonostante la CNA avesse richiesto una proroga per permettere al sistema di diventare operativo, il Governo ha deciso di procedere senza ulteriori rinvii. Dal 1° ottobre 2024, tutte le imprese operanti nei cantieri già attivi sono obbligate a registrarsi presso il portale dell’Ispettorato del Lavoro. In Provincia di Latina circa 7.500 imprese del settore costruzioni interessate ma la platea aumenta se consideriamo anche i lavoratori autonomi o tutto coloro che operano fisicamente nei cantieri. Ad essere contestato, spiega il Presidente di CNA Latina, Giuseppe Cannavale, in particolare è l’assenza di una normativa chiara in materia di sanzioni sia per quanto riguarda l’eventuale revoca che la sospensione della patente alla quale si aggiunge anche il blocco del sistema premiale. Come associazione siamo da sempre in prima linea per la legalità e la sicurezza ma queste battaglie non possono essere condotte da remoto su un mondo assai complesso come quello delle costruzioni. 

Andando al pratico ai fini del rilascio della patente è richiesto il possesso dei seguenti requisiti: iscrizione alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura; adempimento degli obblighi formativi previsti dal D.lgs. n. 81/2008; possesso del documento unico di regolarità contributiva in corso di validità; possesso del documento di valutazione dei rischi; possesso della certificazione di regolarità fiscale; avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. 

Ad oggi, continua Cannavale, tutte le imprese interessate per poter lavorare stanno producendo con autodichiarazioni e dichiarazioni sostitutive il possesso dei requisiti richiesti correndo il rischio di sanzioni penali ai sensi dell’articolo 76 D.P.R. 445/2000. Un aggravio di responsabilità che oggettivamente penalizza soprattutto le piccole partite Iva che sono la vera ossatura di questo settore e dell’economia italiana. Il punto è che se un’impresa ha una procedura in corso di verifica o di aggiornamento il titolare deve comunque certificarne il possesso correndo rischi che nulla c’entrano con la sicurezza sul lavoro e questo perché non è a regime un sistema di opzioni nelle dichiarazioni. 

In questo contesto di incertezza, la CNA Latina è impegnata ad offrire tutto il supporto possibile nella consapevolezza delle difficoltà che molte aziende sono chiamate ad affrontare. Il nostro obiettivo è, e rimane, quello di riuscire a fare in modo che nessuna impresa resti esclusa o penalizzata da questo nuovo sistema verso il quale difenderemo le nostre aziende in tutte le sedi opportune. Per info e contatti è possibile contattare la CNA di Latina o scrivere all’indirizzo di posta elettronica sindacale@cnalatina.it 

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