Passerelle disabili, centri diurni, Disability Manager e affido culturale. Fare Latina: “Registriamo ancora troppi ritardi sul sociale. La macchina amministrativa deve iniziare a correre, per noi questo è un fattore determinante”.
Lavori in corso, fondi stanziati, sopralluoghi fatti dal mese di marzo, progetti presentatati agli uffici competenti eppure su alcuni capitoli che riguardano il sociale siamo ancora troppo in ritardo sulla tabella di marcia.
Il Movimento Fare Latina interviene su alcuni temi, monitorati ormai da mesi, sui quali però ancora non si riesce a mettere la parola fine come si dovrebbe. In particolare si discute delle ormai famose passerelle per la discesa al mare dei disabili, ma anche dei centri diurni chiusi da due anni la cui data di riapertura continua a slittare di mese in mese. Altro punto fondamentale riguarda la figura del Disability Manager che, dopo l’approvazione delle somme in bilancio, deve passare ad una fase operativa e parliamo anche del progetto dell’affido culturale fermo da mesi, anche questo, tra una scrivania e l’altra dei due assessorati competenti.
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“Leggiamo proprio in queste ore – affermano Roberto Stabellini del Direttivo di Fare Latina e Simona Novaga responsabile del Dipatimento Welfare del Movimento – del sopralluogo fatto, finalmente aggiungiamo, direttamente in spiaggia dall’assessore Adriana Calì. Con lei, dopo i sopralluoghi di marzo, eravamo rimasti d’accordo che le passerelle sarebbero state installate, almeno questa estate, in tempo per l’inizio della stagione estiva. Oggi, due luglio, ci troviamo ancora a discutere sulla bontà dell’installazione di passerelle che anche se strette (una sola striscia blu) vanno comunque bene per le carrozzine che addirittura possono incrociarsi senza temere di cadere, o l’una o l’altra, in mezzo alla sabbia!”.
“Eppure già a marzo – replicano i rappresentanti di Fare Latina – avevamo sollevato il problema della larghezza insufficiente con l’assessore Calì che, a sua volta, aveva convenuto sulla necessità di raddoppiare installando due pedane parallele. Oggi – continuano – l’assessore scrive che non si può pensare di chiedere un “red carpet” per la discesa in mare. E vanno bene così, si legge sempre in una nota social dell’assessore, anche le docce che ci sembrano troppo strette oltre ad essere montate sulle dune. Negare un problema è addirittura peggio del disservizio offerto alle tante famiglie di disabili che, anche stavolta, non possono contare su una città accogliente e su un lungomare attrezzato. Dobbiamo sicuramente dare atto all’assessore – spiega ancora il Movimento Fare Latina – di averci dato sempre la massima disponibilità al confronto, ma il confronto non può diventare un modo per sterilizzare le richieste e le istanze dei cittadini e il ritardo nell’affidamento dei lavori non può tantomeno essere una valida scusa. La parola che vogliamo iniziare a sentire dire a chi abbiamo dato fiducia per governare questa città è responsabilità. Resta da parte nostra – affermano ancora Simona Novaga e Roberto Stabellini – la massima disponibilità al confronto, purché sia finalizzato a FARE, purché non si perda mai di vista l’obiettivo, purché il contenuto venga sempre prima del contenitore e purché ci si apra al confronto senza alzare muri a difesa. A questo punto rilanciamo: perché non pensare a delle passerelle fisse e stabili, come esistono in tante città, ad esempio Catanzaro, visto che siamo una città di mare?”.
Peraltro, il problema passerelle non è l’unico che riguarda il sociale. Da ieri, infatti, è tornato d’attualità anche la consegna, dopo i lavori, dei 4 centri diurni di accoglienza per i disabili. Un disservizio che riguarda la gestione di decine di famiglie di disabili che, negli orari di lavoro, non sanno a chi affidare i loro cari. Centri diurni chiusi ormai da due anni e la data di riapertura continua a slittare di mese in mese, dal mese di marzo ormai, quando ne era stata decisa la riapertura. Lo scorso mese, l’assessore Caschera, ci aveva garantito la riapertura di almeno due centri, quello di via Legnano e di via Mugilla, ma ad oggi ancora nulla.
Per non tralasciare il progetto di Fare Latina sull’affido culturale per combattere la povertà educativa.
“Anche qui tutto è ancora fermo – commenta Fabio Bianchi coordinatore di Fare Latina – il progetto viaggia tra le scrivanie dei due assessorati competenti. Si tratta di un progetto a cui Fare Latina tiene in particolar modo perché lo riteniamo innovativo per lo sviluppo sociale ed educativo dei ragazzi. Continueremo a monitorare i passaggi da un assessorato all’altro e chiediamo agli assessori competenti, servizi sociali e cultura, di accelerare le procedure. E infine la figura del Disability Manager – conclude Fare Latina – per cui sono state approvate le somme in bilancio. Anche qui bisogna agire presto, tanti dei disservizi sopra elencati potrebbero essere solo un brutto incubo se anche il Comune si dotasse presto di una figura professionale del genere. La sfera dei problemi legati al sociale e al sostegno delle categorie disagiate – spiegano ancora i tre rappresentanti di Fare Latina – resta una delle nostre priorità. Abbiamo dato la nostra fiducia al governo di questa città, ma non abbiamo mai interpretato questa scelta nello stare silenti ad assistere ad un modo di amministrare lento che non tiene in giusta considerazione le esigenze e le istanze dei cittadini che, con il loro voto, hanno creduto in noi. Il nostro ruolo oggi ancora di più è finalizzato al Fare. E’ per questo che attendiamo fiduciosi ma faremo sempre azione di pressing per vedere realizzati fatti concreti”.