PARTITE PREGRESSE, VILLA: “ACQUALATINA HA INCASSATO 56 MILIONI ILLEGITTIMAMENTE”

“Acqualatina ha incassato più di 56 milioni di euro illegittimamente. Vanno restituiti”, così Paola Villa che chiede al Presidente Stefanelli e al Sindaco di Formia un’assemblea dei sindaci

“La storia documentata e sulla quale si è espressa ormai da fine giugno 2021 la Corte di Cassazione è lineare e semplice: “le partite pregresse, ossia i maggiori costi addebitati in bolletta agli utenti del gestore Acqualatina S.p.A. riferiti agli anni dal 2006 al 20011, sono illegittimi”. Così in una nota il consigliere comunale di Formia Paola Villa (Un’Altra Città e Movimento Cinque Stelle).

“La Corte di Cassazione, con una sentenza storica, – continua Villa – ha dichiarato l’illegittimità del meccanismo di recupero delle cosiddette “partite pregresse” che erano state autorizzate da una delibera dell’ARERA (Autorità per la Regolazione dell’Energia e Ambiente) nel 2013. La Cassazione ha dichiarato che tale Delibera è in contrasto con la legge che dispone il principio di irretroattività. A seguito di quella Deliberazione dell’Arera, anche il gestore Acqualatina era stato autorizzato dalla Conferenza dei Sindaci e dalla Segreteria Tecnica Operativa (dunque la parte pubblica) a riscuotere, tramite le bollette, le “partite pregresse”, che ammontavano a circa 56 milioni di euro.
La notizia è stata ripresa da alcune associazioni dei consumatori (Confconsumatori e Federconsumatori) che si sono attivate per orientare i cittadini verso forme di richiesta di rimborsi perché si blocchi la prescrizione, ma ciò che è mancato e continua ad essere assente è l’analisi e la discussione politica e pubblica all’interno della Conferenza dei sindaci, una presa di posizione chiara e netta e la richiesta unanime da parte di tutti i sindaci (ricordiamo sono 38, di cui 33 della provincia di Latina) affinché il gestore Acqualatina RESTITUISCA i soldi incassati illegittimamente. Fino ad oggi la scusa è stata “aspettiamo la nomina del prossimo presidente della provincia”. Ora c’è stata. Ora bisogna agire”.

“Sarà, forse, il caso di inserire come punto all’ordine del giorno della prossima Conferenza dei Sindaci la discussione sull’illegittimità delle somme riscosse da Acqualatina? Sarà, forse, questa l’occasione per una serie discussione in cui la parte pubblica si preoccupi di quanto i cittadini abbiano pagato illegittimamente piuttosto che di garantire i conti e i bilanci del gestore per cui, nel caso si dovessero dover restituire le somme incassate a titolo di partite pregresse, si verificherebbero disavanzi o minori investimenti di Acqualatina? Sarà, finalmente, l’occasione per riprendere in mano la discussione sulla pubblicizzazione del servizio idrico?”

“Queste domande – conclude l’ex Sindaco di Formia – le poniamo non solo al neo eletto Presidente della Provincia  nonché Presidente dell’ATO4, Gerardo Stefanelli, ma anche al Sindaco di Formia, Gianluca Taddeo, affinché si faccia portatore di tale richiesta presso l’ufficio di presidenza dell’ATO, evidenziando con propria  richiesta, scritta e pubblica, al presidente Stefanelli la necessità immediata di convocare l’Assemblea dei Sindaci e mettere tale punto all’ordine del giorno. Ulteriori ritardi servono solo a proteggere il gestore privato da un crack finanziario, ulteriori ritardi sono a danno di tutti i cittadini della nostra provincia e non solo”.

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