PARCO DI PORTA NORD, LATINA. I PROGETTISTI: CI PAGATE? IL COMUNE: DOPO LE VACANZE (FORSE)

L'area dove dovrebbe nascere il parco di Porta Nord
L'area dove dovrebbe nascere il parco di Porta Nord

Cosa direste se il Comune vi dovesse dei soldi per un lavoro e rinviasse di mesi in mesi il pagamento, per poi alla fine rispondervi che serve l’approvazione di una delibera che la Giunta eseguirà dopo il periodo di sospensione estiva? 

Comune di LatinaÈ quanto accade al Comune di Latina dove una società di ingegneri si è vista così rispondere dal Servizio “Lavori pubblici e programmazione”, con una lettera a firma dei responsabili unici del procedimento, Dott. Raffaele Feliciello e la dirigente Ing. Angelica Vagnozzi, in riferimento alla “Progettazione definitiva” dell’intervento denominato “Programma Integrato Porta Nord – Completamento Opere di Urbanizzazione (oggetto di un finanziamento regionale di 3.721.130 Euro) nell’ambito del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città Metropolitane e dei Comuni Capoluogo di Provincia”.
In sostanza, i professionisti realizzano il progetto del parco di Porta Nord a Latina, ma alla società il Comune risponde che la Giunta delibererà dopo le vacanze.

Francesco Castaldo, assessore all'Urbanistica
Francesco Castaldo, assessore all’Urbanistica

Ora, la prima valutazione spontanea è se possa esistere, in ragione di norme o prassi amministrative, una “sospensione estiva” degli uffici o della Giunta, ossia degli Assessori di nomina politica, che già così suonerebbe quantomeno irrituale a un comune mortale. E, al netto di qualsiasi rimbrotto vagamente “populista” che l’uomo qualunque possa recriminare – “d’estate noi lavoriamo, voi pagati dai cittadini andate in vacanza?” -, sembra proprio che questa storia per la società di ingegneri, autrice del progetto definitivo del parco di Porta Nord, non debba proprio mai finire dopo aver inseguito il Comune da mesi per farsi pagare il lavoro svolto. Una storia comune a tanti professionisti, società, partite Iva, con l’aggiunta che questa volta, considerato che dal 24 dicembre il progetto definitivo è pronto e quindi fatturabile, i malcapitati creditori dell’ente pubblico dovranno aspettare che “presumibilmente l’atto deliberativo sarà sottoposto all’approvazione della Giunta Comunale subito dopo il periodo di sospensione estiva” (testuale). Presumibilmente, neanche è certo. E, sopratutto, che significa sospensione estiva? Quanto durerà? Non è dato sapere.

Un lavoro, quello della società di ingegneri, che ha un rilevante interesse pubblico poiché si tratta del parco di Porta Nord, da loro progettato previo regolare affidamento via bando vinto con ribasso ben oltre il 50%, e che costituisce una di quelle pianificazioni importanti perché inserite nel tanto (e giustamente) sbandierato e travagliato Progettone “Latina anche città di mare”.

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Il logo di “Urban innovative action”, Azioni urbane innovative

Peraltro, un disegno concettuale di città e di parco pubblico che si inserisce in un modo di pensare la città molto affine con le risorse che il Comune di Latina si è recentemente aggiudicato, candidandosi al bando “Urban innovative action”, Azioni urbane innovative della Commissione europea, per cui il capoluogo beneficerà di una parte degli 82 milioni di euro che il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers) destina ad azioni di questo tipo: 3.947.760 euro da investire nella nuova vita di tre aree, trasformandole in Parchi produttivi urbani: come riportava La Repubblica l’8 agosto scorso, “vivai per produrre piante da utilizzare come polmoni verdi per altri quadranti urbani, sviluppando ricerca, tecnologie e servizi connessi alla natura, occupazione e sviluppo”.

PagamentiTornando alla vicenda del parco di Porta Nord, la storia è vieppiù tortuosa e dà la prova della drammaticità del rapporto tra liberi professionisti e macchine amministrative, a volte talmente elefantiache da provocare la frustrazione in chi lavora seguendo regole e rispettando i termini.

Il parco di Porta Nord, come detto, è un progetto definitivo (presentato dalla società che ha vinto il bando) già il 24 dicembre 2018, dopo insistenze del Comune che, precedentemente per suoi calcoli sbagliati, aveva dato, per pubbliche, particelle che, al contrario, appartenevano a privati. Terreni privati per cui sono state stipulate convenzioni che non prevedono espropri ingarbugliando un quadro già di per sé pasticciato e che si è andato ad aggiungere a una vicenda parallela: quella dei terreni, sempre nella stessa area di Porta Nord, intestati alla Saf immobiliare srl e Lai Latina Immobiliare srl la cui committente e consulente è la srl Dime Service, intestata a tre persone tra cui Giampiero Di Pofi, definito dalla Divisione Polizia Anticrimine di Latina come “prestanome” (per altre due società) di Gianluca Tuma nell’ambito dei sequestri e poi della definitiva confisca dei patrimoni di quest’ultimo.

Emilio Ranieri
Emilio Ranieri, l’assessore al Patrimonio del Comune di Latina

I professionisti in questione, dunque, dopo aver realizzato il progetto definitivo due volte per via di errori non propri, averlo consegnato alla vigilia di Natale dell’anno scorso per venire incontro al Comune di Latina, si sono sentiti dire che prima sarebbe servita una determina quantomeno per emettere fattura e iniziare le procedure di pagamento; poi, il Rup del progetto del parco di Porta Nord ha detto loro che sarebbe servita una delibera di Giunta in modo da approvare il progetto definitivo che, ad ogni modo, già è stato verificato (ad aprile) da parte tecnica e assessori di riferimento (Castaldo, Ranieri, Leggio) con tanto di plauso. Ma del pagamento neanche l’ombra, senza contare che l’avvio del progetto esecutivo è fermo e la delibera tanto attesa dalla società di ingegneri ha un forte interesse collettivo: la realizzazione di un parco pubblico in una zona in via di riqualificazione che si estenderà anche nell’area di Via Ezio, come riportato da un articolo di aprile scorso a firma di Marianna Vicinanza su Latina Oggi: “L’errore (ndr: si riferisce alla svista della particelle private date per pubbliche) comporta la modifica dell’attività progettuale in corso – si legge nel monitoraggio – e il Comune sta verificando la possibilità di utilizzare le risorse finanziarie non nella disponibilità dell’ente per la realizzazione a verde di un’altra area limitrofa (nel punto dove trova sbocco la pista ciclabile prevista alla voce “Opere lato riva destra Canale Acque Medie” così realizzando il collegamento ciclopedonale tra i quartieri Pantanaccio e Villaggio Trieste) dunque è necessaria una rimodulazione progettuale con modifica del quadro economico e va acquisita l’autorizzazione della presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Pubblicazione-AmministrazioneAd ogni modo, i professionisti, contenti che il loro operato  fosse piaciuto a tecnici e amministratori, hanno atteso pazientemente l’approvazione della delibera di Giunta per un lavoro finito da mesi, nonostante i diversi controversi passaggi dettati da una scarsa fluidità del Comune e dall’errore delle particelle che ha provocato la decisione di cambiare in corsa e spostare parte del progetto di Porta Nord verso l’area di Via Ezio

Arrivati a maggio, esausta, la società di ingegneri ha scritto al Comune senza risposta, replicando la missiva a luglio, fino a che, l’8 agosto, hanno diffidato con pec certificata il Comune per l’approvazione della delibera. Il 13 agosto è arrivata la risposta irrituale del Comune di cui abbiamo dato conto con il famoso periodo di sospensione estiva.
Tradotto: siamo in vacanza, ci attiveremo quando sarà finita. Forse. E il parco pubblico?

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