Intervento di recupero del “Parco della Rimembranza”: il Comune di Terracina bussa al Ministero per i fondi del Pnrr
La Giunta guidata dal Sindaco Roberta Tintari mira a riqualificare il il primo parco pubblico della città inaugurato nel 1924 e dedicato alla memoria dei Caduti nella Grande Guerra come “monumento vivente” e testimonianza culturale e identitaria della comunità locale.
Per farlo, l’Ente, così come deliberato dalla Giunta, intende realizzare l’Intervento di recupero del parco il cui studio è in corso di approfondimento e che prevede comunque una serie di interventi e lavori per un quadro economico che ammonta a oltre un milione e 300mila euro: per l’esattezza 1.354.660,24 euro.
Il Forum di Agenda 21 Locale ha proposto la definizione di interventi di valorizzazione e di messa a sistema del Parco archeologico-naturalistico della Rimembranza di Terracina, confermando la piena disponibilità alla collaborazione con il Comune per il positivo raggiungimento dell’obiettivo.
In soccorso del progetto, c’è l’Avviso pubblico del Ministero della Cultura per la presentazione di Proposte di Intervento per il restauro e la valorizzazione di parchi e giardini storici da finanziare nell’ambito del PNRR.
Quattro gli obiettivi dell’avviso pubblico del Ministero che si divide in due misure (digitalizzazione e rigenerazione): rigenerare e riqualificare i parchi e i giardini italiani di interesse culturale, elevandone gli standard di gestione, manutenzione, sicurezza e accoglienza, nonché ad assicurarne la migliore conservazione nel tempo, in un’ottica di sostenibilità e resilienza; rafforzare l’identità dei luoghi, migliorare la qualità paesaggistica, la qualità della vita e il benessere psicofisico dei cittadini e a creare nuovi poli e modalità di fruizione culturale e turistica, contribuendo a generare positive ricadute sullo sviluppo economico del territorio di riferimento e sull’occupazione, con particolare riguardo per quella giovanile; contribuire al rafforzamento dei valori ambientali che il PNRR ha scelto come guida, favorendo lo sviluppo di quelle funzioni che hanno direte e positive ricadute ambientali (riduzione dell’inquinamento ambientale, regolazione del microclima, generazione di ossigeno, tutela della biodiversità, etc.) e concorrendo, con le intrinseche caratteristiche dei parchi e giardini e con le attività educative che vi si svolgono, a diffondere una rinnovata sensibilità ambientale e paesaggistica; far sì che i giardini e parchi storici costituiscano una risorsa in termini di conoscenze scientifiche, tecniche, botaniche e ambientali sviluppate, sperimentate e sedimentate nei secoli.
La Giunta ha dato quindi mandato al Dirigente del Dipartmento IV di inoltrare la domanda al Ministero così da cercare di ottenere i fondi.