“La panchina arcobaleno non s’ha da fare. Così è deciso”, il consigliere di opposizione del Gruppo “Camminare Insieme” dopo il consiglio comunale a Fondi
LA NOTA – “Vi siamo già venuti incontro e, praticamente, condividiamo tutto. Ma la panchina no. Quella non ci piace”. Con la diligenza del buon padre di famiglia, sbandierata ai quattro venti solo qualche minuto prima, il capogruppo di Forza Italia ha bocciato la mozione per la sensibilizzazione contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia e l’installazione di una panchina arcobaleno nel Comune di Fondi.
Eppure, nel 2017, lo stesso consigliere Mattei – nella commissione Pari Opportunità e Parità di Genere – fu favorevole all’iniziativa “Panchina Rossa”, una testimonianza tangibile che simboleggia la lotta contro ogni tipo di abuso sulle donne. Dal 25 novembre di quattro anni fa, in Piazza Municipio, spicca il rosso di quella panchina ed è da quel luogo che ogni anno prendono il via tutte le iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
Ma il sentore di una possibile bocciatura c’era stato già nel Consiglio comunale del 20 maggio scorso quando la maggioranza fece venir meno il numero legale. Ieri sera, praticamente, la discussione è ripartita da dove era finita, con la consigliera De Bonis – capogruppo del Movimento Civico Io Sì – che esprimeva la sua contrarietà, e quella di tutta la maggioranza, visto il voto compatto, all’installazione della panchina e la grande campagna di sensibilizzazione attraverso i questionari nelle scuole e tra i cittadini. Noi non abbiamo la presunzione di pensare che l’installazione di una panchina risolva il problema, ma riteniamo importante partire da questo piccolo gesto per poi creare altri momenti di formazione, informazione e sensibilizzazione.
Nella prossima seduta, quindi, saremo chiamati a votare una mozione della stessa De Bonis. Un documento uguale a quello bocciato ieri, ma senza l’installazione della panchina.
Non si è capita, però, la motivazione di tanta rigidità su un “simbolo” da parte della maggioranza consiliare. Il problema appare essere il proponente, più che la proposta. Se a proporlo fosse stata la società civile o un consigliere di maggioranza, il risultato sarebbe stato diverso? Oppure, a livello sovracomunale, l’area politica di riferimento della maggioranza (e dei consiglieri di minoranza che hanno ritenuto opportuno astenersi sul punto) è poco sensibile sul tema e la giustificazione di questa tiepidezza è sempre e solo “la Sinistra che fa propaganda”?
Una panchina colorata non dovrebbe appartenere a nessuna forza politica, ma alla collettività, all’umanità. Speriamo che, dopo questa parentesi grigia e di pioggia, anche a Fondi possa venire fuori l’arcobaleno.