PALPEGGIATA NEL CAMPING A FONDI DAL GUARDIANO: LA RAGAZZINA CONFERMA TUTTO

Palpeggiata dall’addetto alla sicurezza di un camping a Fondi: a testimoniare in aula, a Latina, la ragazzina

Si è svolto oggi, 23 gennaio, presso la Corte d’Assise del Tribunale di Latina, davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, l’incidente probatorio nell’ambito del procedimento che vede accusato di violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima un uomo di 57 anni, originario del Pakistan. A testimoniare la ragazzina di 14 anni che, per gli inquirenti, sarebbe la vittima dei comportamenti dell’uomo.

L’incidente probatorio con il supporto di uno psicologo e un avvocato di fiducia si è concluso, dopo che la scorsa settimana era stato rinviato a oggi. La giovane, video-collegata da Roma, ha confermato quanto da lei denunciato la scorsa estate, sostenendo di essere stata palpeggiata dall’uomo nel camping a Fondi dove si trovava con la famiglia di un’amica in vacanza.

Assistito dagli avvocati Giulio Mastrobattista e Pietro Iannitti, il 57enne di origine pakistana è accusato di violenza sessuale aggravata ai danni dell’adolescente di 14 anni. Dopo l’arresto avvenuto in estate, l’uomo, interrogato, aveva risposto alle domande del gip Giuseppe Cario che aveva disposto una misura cautelare ai domiciliari. Oggi, la difesa ha presentato una istanza che chiede la revoca dei domiciliari, incassando anche il lasciapassare del pubblico ministero Giorgia Orlando, che ha coordinato le indagini. Dal 17 agosto scorso, infatti, l’uomo è ristretto agli arresti domiciliari.

Ascoltato nell’ambito dell’interrogatorio di garanzia, il 57enne aveva negato di aver palpeggiato l’adolescente, spiegando di non averlo mai potuto fare, in quanto, da musulmano, la giovane sarebbe come una figlia per lui: “Non l’ho toccata, ci ho solo parlato”.

L’uomo è accusato di aver afferrato la ragazzina di 14 anni, che si trovava in vacanza, in un camping a Fondi, per poi toccarle il seno, provando persino a baciarla in bocca. La ragazzina, di origine romana, sarebbe riuscita a divincolarsi e sotto choc avrebbe raccontato ai genitori i quali hanno sporto denuncia.

Successivamente, lo scorso 17 agosto i poliziotti del Commissariato di Fondi e della Polizia Ferroviaria di Roma hanno tratto in arresto il classe ’67, dando esecuzione all’ordinanza emessa il 14 agosto dal G.I.P. del Tribunale di Latina, Giuseppe Molfese.

La vicenda ha origine a luglio 2024, quando la 14enne raggiunge, come di consueto, l’amica coetanea e la sua famiglia presso un campeggio di Fondi, per trascorrere qualche giorno di vacanza al mare, in completa spensieratezza. Il 7 luglio, mentre entrambe erano sedute sulle sdraio del campeggio, sopraggiungeva l’uomo, che era stato regolarmente assunto con la mansione di guardiano notturno della struttura ricettiva.

Questi avrebbe dapprima importunato le ragazze con frasi inerenti la loro sfera sessuale, dopodiché avrebbe chiesto loro se fossero fidanzate e intrattenessero rapporti sessuali con i rispettivi partner. Afferrato un braccio della giovane ospite, le avrebbe palpeggiato il seno ed il sedere, cingendola ed impedendole di sottrarsi alla stretta, tentando di baciarla sulla bocca, il tutto sotto gli occhi atterriti dell’amica.

Riuscita a divincolarsi, terrorizzata, l’adoloscente faceva subito rientro con l’amica presso il proprio alloggio, raccontando l’accaduto a due addetti alla reception ed ai rispettivi genitori. Appreso quanto riferito, l’amministrazione del campeggio provvedeva immediatamente a sospendere dal lavoro l’uomo indicato dalle giovani come l’autore della violenza.

Sporta denuncia dell’accaduto presso l’Ufficio della Polfer di Roma, era stata informata l’Autorità Giudiziaria competente ed avviate le indagini del caso. Queste culminavano nel provvedimento cautelare adottato, invocato dalla Procura della Repubblica di Latina e condiviso dal G.I.P., il quale, nella sua ordinanza restrittiva, valutava particolarmente gravi i fatti oggetto di denuncia, tenuto conto sia della minore età della parte offesa, nonché della condotta complessiva assunta dall’indagato che, approfittando del suo ruolo di guardiano notturno, si era avvicinato alla vittima, incurante della presenza dell’amica, vincendo le sue resistenze fisiche e realizzando le proprie azioni criminali.

L’uomo, successivamente, era stato rintracciato in un’azienda locale dove aveva trovato lavoro ed informato ai sensi di legge del procedimento su di lui pendente, assicurato agli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Fondi.

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