Accusato di violenza sessuale nei confronti della figlia di 13 anni: il pubblico ministero chiede la riqualificazione del reato in aula
Era accusato di aver compiuto atti sessuali sula figlia di 13 anni, per un episodio commesso a Cori il primo gennaio 2019. Ora P.I, rumeno quarantenne, dovrà invece affrontare l’ultima battuta del suo processo con l’accusa più grave di aver costretto la figlia a subire atti sessuali.
A chiedere la riqualificazione del reato è stata in aula il pubblico ministero Giorgia Orlando, dinanzi al secondo collegio del Tribunale di Latina, composto dalla terna di giudici Nadile-Villani-Romano.
L’uomo, difeso dall’avvocato Amleto Coronella, dovrà rispondere quindi di violenza sessuale aggravata da minore età in quanto con “condotta repentina e insidiosa costringeva la figlia di 13 anni a subire atti sessuali, in specie toccando il seno e infilando la mano nei pantaloni, toccandole i genitali”.
Il processo si concluderà il prossimo 15 luglio con le richieste del pubblico ministero, l’arringa difensiva e la sentenza finale.