PALESTRE COMUNALI CHIUSE AD APRILIA: “SERVE UNA RISPOSTA PER GIOVANI E FAMIGLIE”

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Davide Tiligna

Palestre comunali chiuse, Tiligna: “Serve una risposta immediata per garantire lo sport ai ragazzi e alle famiglie di Aprilia”

Le associazioni sportive di Aprilia hanno lanciato un grido d’allarme chiaro: a settembre, mese della “leva sportiva” in cui famiglie e ragazzi scelgono il percorso sportivo per l’anno, le palestre comunali restano chiuse.

Ad Aprilia, con un bando pubblicato in ritardo, procedure lunghe e incerte, e il concreto pericolo che i giovani restino mesi senza sport, si rischia una situazione che, oltre a generare disagi enormi, si traduca in un vero danno sociale ed educativo per la città.

Siamo tutti concordi sulla necessità di regole chiare e trasparenti, e la legalità è un valore irrinunciabile. Ma la legalità non può coincidere con tempi biblici e paralisi. Abbiamo già visto in passato quanto lunghi possano diventare questi iter, spesso rallentati da ricorsi e contenziosi. Oggi, in una città che soffre anche per la cronica mancanza di spazi sportivi, non possiamo permettere che questa situazione si ripeta.

Chiudere le palestre significa lasciare centinaia di giovani e giovanissimi per strada. È il più grande errore che si possa fare in questo momento: privare i ragazzi di uno strumento educativo che li protegge, li orienta e li fa crescere. La legalità non si garantisce soltanto con controlli e repressione: la legalità e l’onestà si trasmettono attraverso lo sport, ed è un diritto che non può essere considerato secondario rispetto ad altri.

Per questo è indispensabile una proroga immediata delle concessioni, che consenta a tutte le associazioni di continuare ad operare in attesa della conclusione delle procedure. Non è un privilegio, ma una misura di buon senso per tutelare i ragazzi, le famiglie e i lavoratori sportivi.

Lo sport, ribadisco,  è uno strumento educativo e sociale insostituibile: insegna sacrificio, rispetto delle regole, spirito di squadra, inclusione. In una fase delicata come quella che Aprilia sta attraversando, lo sport deve essere parte della ripartenza, un presidio che tiene insieme la comunità e rappresenta un punto di contatto fondamentale con le nuove generazioni.

Aprilia è la terza città del Lazio: non può permettersi di “chiudere tutto” e rimanere in silenzio. A che serve amministrare se si lasciano chiusi i luoghi dello sport e della socialità?

Per questo accolgo l’appello delle associazioni sportive e chiedo alle Commissarie Prefettizie di ascoltare questo “grido” e di agire velocemente, dando risposte concrete alle famiglie e alle società sportive. Serve responsabilità, ma soprattutto tempestività: il tempo è già scaduto, e Aprilia non può permettersi di restare indietro.

Così, in una nota, l’ex consigliere comunale Davide Tiligna 

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