Ogni domenica mattina – scrive a Latina Tu un cittadino – chiunque può entrare all’interno del Palazzetto dello Sport e fare ciò che vuole senza essere disturbato. Chiunque può rubare o vandalizzare la struttura incustodita (vedi video sotto girato dall’utente).
Il custode – continua il cittadino che vuole rimanere anonimo – che ogni tanto si vede nel gabbiotto, non si comprende quale compito abbia. Passa il tempo a guardare la TV, a leggere il giornale, a passeggiare o parlare con chiunque. Certamente non sembra avere il compito di verificare che chi si aggira per la struttura comunale ne abbia effettivamente titolo.
Ma da chi viene pagato e, soprattutto, per cosa?
Sta di fatto che chiunque può accedere alla struttura ed in particolare negli spogliatoi maschili e femminili della piscina, incustoditi, e fare ciò che vuole compreso rubare oggetti o vestiario, tanto, al privato a cui l’impianto è stato dato in concessione per “appena” 30 anni, poco importa poiché la struttura resta del Comune ed eventuali danni sarebbero probabilmente accollati all’amministrazione comunale ovvero ai cittadini.
Una gallina dalle uova d’oro, la piscina comunale, al centro di un esposto per presunto danno erariale a carico di chi, contrariamente a quanto previsto dal contratto di gestione, fece ben poco per evitare che il Comune continuasse a pagare le utenze al posto del concessionario dell’impianto dal 2006 per 30 anni (la società Nuoto 2000 di Silvano Spagnoli & C., ex consigliere provinciale, amico e allora compagno di partito dell’ex assessore allo sport e poi ex sindaco Di Giorgi) che, sin dall’inizio, avrebbe dovuto avere dei propri contatori per provvedere autonomamente al saldo delle varie bollette (luce, acqua e gas). Un fatto che, nonostante l’inchiesta Olimpia, gli eccellenti arresti, il relativo processo ancora in corso (ndr: siamo ancora alle fasi preliminari, prossima udienza il 2 luglio) ed il contenzioso con il Comune non sarebbe ancora stato risolto.
Dunque, vorremmo sapere dall’assessore allo Sport e dal Sindaco Coletta:
– chi controlla la struttura quando è aperta al pubblico nei giorni festivi?
Ma, soprattutto:
– oggi chi paga il conto delle relative utenze?
L’inchiesta della Procura della Repubblica di Latina, con lo scandalo Olimpia (novembre 2016), citato dall’utente, segnò la definitiva damnatio memoriae per l’èra Di Giorgi, partendo proprio dalla piscina comunale di Latina. Trascorsi tre anni, processualmente siamo ancora lontani da un giudizio.
Il PalaBianchini, invece, chiuderà a luglio per i lavori di ristrutturazione. La chiusura era stata annunciata già l’anno scorso ma questa volta pare proprio sia la volta buona. Il 10 luglio si terrà l’ultima iniziativa con i saggi di danza delle scuole /associazioni che sono state dirottate al Palazzetto, a causa dell’annosa questione del Teatro di Latina chiuso in mancanza di Scia.
Successivamente, dall’11 luglio, saranno eseguite le opere sulla struttura, tra le quali principalmente le cosiddette tribunette per aumentare la capienza del palazzetto portandola a 2400 posti e il rifacimento della rete idrica.
Ma, sopratutto, in ragione dei dubbi sollevati dall’utente che ha girato il documento video, dovrebbe partire, solo da settembre, la tanto agognata separazione delle utenze tra piscina e palazzetto il cui affidamento dei lavori sarebbe in fase avanzata. Da due anni a questa parte, le utenze, che prima venivano interamente pagate dal Comune per la stagione invernale, dovrebbero essere state corrisposte dalle associazioni che utilizzano la struttura in ragione di un accordo che l’ente di Piazza del Popolo ha raggiunto con esse.
Per la fase estiva (da giugno), invece, è la Nuoto 2000 di Spagnoli che paga per la piscina, proprio come accadeva durante l’èra Di Giorgi, quando la società stipulò un accordo col Comune amministrato dall’ex sindaco di Fratelli d’Italia. E d’estate, si sa, i costi relativi al riscaldamento della piscina scoperta sono ovviamente inferiori rispetto alla stagione invernale. Sempre in attesa che vengano definitivamente separate queste benedette utenze, in particolare per evitare contenziosi che, giocoforza, rimanendo gli allacci unici di Palazzetto e piscina, si sono creati nel passato e continuano a nascere nel presente.
Per quanto riguarda il custode che, come si vede dal video girato la scorsa domenica 16 giugno, è assente mentre l’utente ha potuto girare indisturbato ovunque, è solo il Comune a retribuirlo. Anzi, in realtà, i custodi retribuiti sono tre e, ci assicura l’utente di cui abbiamo verificato la frequenza in piscina per testarne la credibilità (ha la tessera da tre anni e si reca abitualmente in piscina ogni domenica), solo poche volte ha visto nelle sue domeniche di nuoto la presenza di un custode (l’utente ne conta due che si danno il cambio). La maggior parte delle volte non c’è alcuna vigilanza e, in una città ormai di dimensioni notevoli, dove peraltro gli atti vandalici non mancano, la qual cosa non è proprio di buon auspicio per la sicurezza di sportivi e persone comuni che vogliano utilizzare la struttura.
Sembra come detto (e utilizziamo non a caso questo verbo perché, come dimostra il passato, tutto può succedere quando si parla di Palazzetto) che i lavori partenti a luglio dureranno tutta l’estate, almeno fino a settembre in modo da consentire alle squadre di poter usufruire di Palazzetto e piscina per l’inizio dei prossimi campionati. Dopo che la pallanuoto di Damiani e la Top Volley sono andate via tra Anzio e la zona industriale ex Nalco a Cisterna di Latina, rimangono come principali squadre la Benacquista Assicurazioni Latina Basket e il Latina Calcio a 5.
Quale sarà il futuro per il Palazzetto di Via Dei Mille è diventata ormai questione per indovini. Ma di quelli bravi, però.