I progetti di Alessio Pagliari appena eletto nel Consiglio Comunale di Latina: decoro urbano, più servizi nei borghi, una città a misura di famiglia e sviluppo di un turismo culturale che non sia solo estivo
“Grazie ai tantissimi che mi hanno dato fiducia, la vostra scelta mi riempie di gioia. Sono consapevole di avere adesso una grande responsabilità”. Con queste parole Alessio Pagliari (Latina nel Cuore) ringrazia i molti elettori che hanno voluto esprimere la preferenza nei confronti della sua persona permettendogli di entrare in Consiglio Comunale.
Si tratta della prima esperienza istituzionale per Pagliari che però vanta anni di attività in Organizzazioni Umanitarie (Steadfast) e nel Comitato civico di Borgo San Michele.
“Io e il mio staff abbiamo ben chiaro cosa vogliamo fare per Latina – spiega Pagliari- Prima di tutto ci batteremo perché i Borghi tornino ad essere comunità pulsanti di vita”. A tal proposito, già in campagna elettorale, Pagliari ha lanciato l’idea di dotare ogni borgo di un Hub di servizi. “Mettere in rete il pubblico con gli enti del terzo settore già presenti in città, offrendo così un servizio diversificato e solerte. Ci sono tanti edifici pubblici poco o per nulla utilizzati. Lì vorremmo vengano introdotti degli sportelli che forniscano assistenza per i servizi essenziali al cittadino che, non sarà così costretto a recarsi ogni volta nel capoluogo per poterne fruire.”
Centrale nella sua azione sarà la battaglia per una città decorosa e a misura di Famiglia. “Purtroppo abbiamo assistito a 5 anni di campagne spot che hanno investito solo su uno o due quartieri della città. La classica azione comunicativa fine a se stessa, per capirci. Latina invece, va curata nella sua interezza e con assidua costanza – spiega Pagliari – anche grazie a una seria collaborazione con le associazioni, valorizzando la forza del territorio e non sfruttandola come accaduto con i patti di collaborazione sin qui attuati, è necessario garantire la cura di parchi e dei giardini, e dove non esistono installarne di nuovi. Il problema dei fondi, per anticipare i detrattori, è peraltro un falso problema. Esistono decine di bandi, regionali, nazionali ed Europei, è necessario intercettarli e renderli concreti realizzando progetti, come ripeto sempre in sinergia con la parte attiva e sana della società civile. Dobbiamo dotare la città di infrastrutture a misura di famiglia e per essa offrire servizi ed incentivi per sostenerla. È proprio in questo periodo difficile di pandemia, che abbiamo toccato con mano il ruolo fondamentale della famiglia, che è stata il primo punto di accoglienza, di educazione e di assistenza, anche sanitaria”.
Pagliari getta sul tavolo anche un’idea innovativa di turismo. “Latina è bandiera blu e città di mare, luogo che con il turismo dovrebbe vivere 12 mesi l’anno. Siamo la prima città di fondazione, abbiamo differenti musei, deteniamo il vissuto di figure di notevole spessore culturale, da Giovanni Cena a Angelo Celli, fino a Antonio Pennnacchi. Abbiamo tutte le carte in regola per ospitare grandi eventi dedicati al novecento, al razionalismo; per organizzare tour enogastronomici, valorizzando i prodotti del territorio e sviluppare un turismo sportivo. Il tutto coinvolgendo, con Latina Capofila, gli altri comuni limitrofi. Il turismo non è una chimera, ma anche in questo caso servono capacità e soprattutto voglia di dialogare con gli altri enti – perché no – anche esteri”.