OSPEDALE DI TERRACINA, FDI: “TROPPI 6 GIORNI PER RIPARARE LA TAC. SCONCERTATI DA ASL”

Fiorini di Terracina
Ospedale Fiorini di Terracina

Tiero e Di Girolamo (Fdi): “Troppi 6 giorni per riparare la Tac del Fiorini. Medici stremati e sottopagati. D’Amato vada a casa”

Non si fa attendere la risposta di Fratelli d’Italia dopo che la Asl di Latina ha risposto alle critiche avanzate sulla gestione del “Fiorini” di Terracina da parte di Emanuela Zappone, ex assessore nella Giunta Procaccini e candidati per il partito di Giorgia Meloni come consigliere regionale alle prossime elezioni di febbraio.

“Facciamo un plauso Emanuela Zappone di cui condividiamo la posizione presa nei confronti della Asl e in merito alla gestione del “Fiorini” di Terracina. Massimo supporto a lei. Troviamo sconcertante, infatti, la replica dell’Asl sui disservizi presso l’ospedale Fiorini di Terracina. Giustificare i ritardi nella riparazione dell’ennesimo guasto alla Tac nel reparto di radiologia, ci lascia basiti. 6 giorni per il ripristino del macchinario non sono pochi. In altri contesti ci si impiegano 24 o al massimo 48 ore. Stiamo parlando di uno strumento tecnologico fondamentale per un nosocomio e vitale per la sopravvivenza dei malati. Non possiamo chiudere gli occhi dinanzi a questo scempio. Gli utenti vengono dirottati a Formia o a Latina per una Tac.

Spesso vengono trasportati con ambulanze in ospedali lontani, con tempi di percorrenza lunghi e tali da complicare il quadro clinico dei malati. L’ospedale Fiorini di Terracina non può essere declassato e abbandonato. Persistono problemi al Pronto Soccorso dove gli accessi raggiungono punte di 120 utenti nelle giornate più critiche. Il personale medico e infermieristico, sottodimensionato, è costretto a turni massacranti, a rinunciare a ferie e riposi. Per non parlare della mancanza di spazi adeguati o della carenza di strumenti e materiale sanitario.

Ma oltre al problema della dotazione organica, si pone il tema della retribuzione dei medici. Con il ricorso alle cooperative i medici vengono pagati anche il triplo rispetto a quanto viene corrisposto dall’Asl. I vertici sanitari dovrebbero interrogarsi anche su questo aspetto.
L’ospedale Fiorini deve continuare ad esistere, ma deve essere potenziato e valorizzato nelle eccellenze che rappresenta, umane e professionali.

Più in generale non si comprende fino in fondo quale sia il ruolo del presidio ospedaliero Centro. Da parte dell’amministrazione Zingaretti e dell’assessore-candidato governatore D’Amato non c’è stata pianificazione, ma solo un’analisi della situazione. I cittadini utenti vorrebbero sapere: quale sarà il futuro di questo presidio ospedaliero? Ci saranno investimenti in infrastrutture, macchinari e personale? Saranno potenziati i Pronto Soccorso di Terracina e Fondi? Ma soprattutto quale sarà il livello di assistenza sanitaria per i circa 130.000 cittadini di Sabaudia, Terracina, San Felice Circeo, Sonnino, Priverno, Fondi, Monte San Biagio, Sperlonga? A questi interrogativi sacrosanti fino ad oggi non è stata data una risposta concreta. Ci auguriamo che il 12 e 13 febbraio chi ha amministrato in maniera vergognosa la sanità del Lazio venga mandato a casa.

Lo dichiarano in una nota Enrico Tiero, vice coordinatore regionale di FdI e Vincenzo Di Girolamo, medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Fiorini ed ex consigliere comunale di Terracina.

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