Ordine degli avvocati di Latina: il Commissario Giacomo Mignano viene commissariato da Ministero della Giustizia e Cnf. Contestato il differimento dell’elezione
Ancora un’altra vicenda sui generis che coinvolge l’ordine degli Avvocati di Latina. L’attuale Commissario dell’Ordine degli Avvocati di Latina Giacomo Mignano, più volte confermato dal Ministero della Giustizia, è stata destituito dal Ministero stesso. In sua sostituzione, dovrebbe arrivare l’avvocato Davide Calabrò ex Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Frosinone.
A Mignano viene contestato, benché non ci sia ancora un provvedimento motivato, il differimento delle elezioni del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina spostate da ottobre a marzo.
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“Come molti di voi già sapranno – ha scritto ieri Mignano ai colleghi avvocati – il mio mandato commissariale è giunto al termine. Qualche burocrate romano, con cui in questi due anni difficili è stata impossibile ogni interlocuzione, evidentemente non condividendo il differimento delle elezioni per il rinnovo del Consiglio – disposto peraltro di concerto con la Presidente del Tribunale, le associazioni esponenziali del Foro e su impulso della ASL – sull’assunto di omesse formalità, ha disposto il mio avvicendamento. Per chi non ne fosse a conoscenza, rendo noto che il differimento delle elezioni ha rappresentato l’opzione ineludibile derivante dall’indisponibilità del Palazzo di giustizia ad essere sede dell’assemblea elettiva, secondo le modalità richieste dall’Autorità sanitaria. In un tale contesto, l’unica soluzione alternativa praticabile sarebbe stata quella di noleggiare una tensostruttura con notevole esborso economico a carico delle casse del nostro Ordine. Di fronte a tale soluzione, la scelta unanimamente condivisa è stata quella di rinviare di quattro mesi le date originariamente previste per le elezioni. Con ogni evidenza, tale scelta, non dovendosi disporre delle proprie disponibilità, a Roma non è piaciuta. Ma va bene così! Spero di aver svolto appieno il mandato conferitomi in questo particolare momento storico. Lascio il nostro Ordine in perfetto equilibrio economico, nonostante il differimento dell’incasso delle quote associative. Ringrazio i numerosissimi colleghi che mi hanno manifestato consenso per modalità attuative”.
“Ovviamente la mia sostituzione farà piacere a qualche “antico” iscritto che gira ancora nel Palazzo di giustizia abbaiando alla luna ed a quei colleghi che hanno “tifato” contro, aspettando un Godot che li conduca al governo dell’Ordine. A loro dirò solo, parafrasando Franco Califano, “non escludo il ritorno”. Da ultimo – conclude Mignano – consentitemi un ringraziamento particolare ai colleghi subcommissari ed al personale dell’Ordine che con impegno ed abnegazione mi hanno accompagnato in questa avventura al servizio della nostra comunità”.