OPERE PUBBLICHE A CORI, INSORGE L’OPPOSIZIONE: “IL PROSSIMO PASSO SARÀ ANDARE DAL PREFETTO”

Comune di Cori. La minoranza diffida il Presidente del Consiglio a fare chiarezza sulle Opere Pubbliche. Il prossimo passo potrebbe essere l’intervento sostitutorio del Prefetto

I Consiglieri de L’Altra Città, Germana Silvi, Davide Mariani, Tommaso Cherubini con il Capogruppo Evaristo Silvi, non sono più disposti ad accettare il diniego dell’Amministrazione De Lillis alla convocazione straordinaria del Consiglio Comunale, regolarmente richiesta per avere chiarimenti sulla gestione delle opere pubbliche.

Per questo sono ricorsi, come prevede il Testo Unico degli Enti Locali, a diffidare il Presidente del Consiglio Annamaria Tebaldi ed il Segretario Generale Corrado Costanzi, affinché convochino il Consiglio Comunale straordinario per presentare lo stato dei lavori e dei finanziamenti per tutte le opere pubbliche in corso di realizzazione e finanziate da vari Ministeri e dalla Regione.

“Questo passo, che, se non verrà convocato il Consiglio come da noi richiesto, prelude all’intervento del Prefetto, è secondo noi fondamentale perché le “nebbie” sulle opere pubbliche sono molte – commenta Evaristo Silvi”.

La minoranza aveva già inviato nell’aprile scorso la richiesta di convocazione a firma dei quattro quinti dei consiglieri, come prevede la legge. La risposta pubblica del Sindaco De Lillis fu sconcertante: “finché io sono sindaco, in consiglio comunale ci porto quello che diciamo noi”.

“Fermo restando che le autoconvocazioni del Consiglio Comunale sono previste dalla Legge, ed è solo il Consiglio stesso che può decidere di non affrontare il tema proposto dai Consiglieri firmatari della richiesta, quello che sconcerta è l’arroganza con cui questa maggioranza si comporta”.

Ora i Consiglieri di minoranza hanno deciso che le questioni aperte sono troppe e troppo “nebbiose”.
Ne elencano solo alcune.

I LAVORI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGIO NEL FOSSO DELLA CATENA-VIA DELLE RIMESSE

Il progetto, costato 4 milioni e mezzo, è stato inaugurato a dicembre del 2022, e a gennaio del 2023 si è verificata una frana proprio sulla “passeggiata” non autorizzata, tanto che si sono rese necessarie indagini suppletive per verificare la sicurezza. Il collaudatore statico si è dimesso, ne è stato nominato un altro e a distanza di un anno non si sa se le indagini siano state realizzate. Risulterebbe che queste indagini siano state previste a “risparmio” e affidate agli stessi soggetti che avevano realizzato le precedenti. Risulta inoltre che i lavori di sistemazione sarebbero stati affidati alle stesse ditte che hanno realizzato l’opera crollata che dovrebbero finanziarle a proprie spese. E per finire risulterebbe che tutti i soggetti sarebbero stati già pagati.

I LAVORI DELLE SIPPORTICA

Dell’importante intervento, sempre di mitigazione del rischio idrogeologico, realizzato nel complesso medievale delle Sipportica e costato oltre 2 milioni di euro, la minoranza da luglio ha fatto richiesta di accesso agli atti per sapere se i collaudi siano stati realizzati regolarmente, dato che le abitazioni sono state da molto tempo riconsegnate ai proprietari che sono tornati nelle proprie case e dovrebbero essere rassicurati sulla sicurezza dell’intervento. Ma le risposte non sono arrivate.

I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL MERCATO DI CORI

Anche per questi lavori, finanziato con 200mila euro, è stato chiesto l’accesso agli atti – non concesso – in quanto non si capisce quale sia il piano di promozione costato ben 25.000 euro incassati da ANA UGL. Il mercato è “agonizzante”, i commercianti continuano ad abbandonarlo e non si capisce quali interventi sono stati predisposti per il rilancio del mercato. In più le colonnine per la ricarica elettrica delle auto, sono installate ma non funzionano.

I LAVORI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELLA BIBLIOTECA

Prevede un finanziamento regionale di circa 240mila euro ma la Regione ne eroga solo 200mila, quindi la minoranza ha chiesto se gli altri 30mila saranno a carico delle casse comunali.

I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL MUSEO

Iniziati tre anni fa, non sono ancora non conclusi. E il Museo, il più importante della provincia, è tuttora chiuso.

I LAVORI NEL COMPLESSO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI STOZZA

Il recupero di Stozza è stato finanziato molti anni fa con i fondi del Credito Sportivo, ma gli impianti sono visibilmente inagibili. Anche in questo caso la minoranza ha chiesto verifiche. Sempre senza risposta.

IL POZZO-ABBEVERATOIO A FONTANA DEL PRATO

Finanziato dalla Regione Lazio con 400mila euro, dovrebbe essere al servizio degli allevatori. Ma, dalla lettura degli atti comunali, la minoranza ha notato che il Comune di Cori aveva ottenuto le autorizzazioni solo per le perforazioni e non per la realizzazione del serbatoio, delle relative condutture e della cabina elettrica. Dimenticanza, incompetenza o “furbata”? Si chiede la minoranza. Si perché il serbatoio ed il resto dovrebbero essere costruito dentro il bosco dove insistono molti vincoli ambientali. La minoranza ha segnalato tutto agli organi sovra-comunali.

I LAVORI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL FOSSO DELLA CATENA- VIA DELLE GRAZIE E IL PARCHEGGIO MULTIPIANO

L’ultimo in ordine di tempo, il progetto per la realizzazione del parcheggio multipiano e di annessa nuova strada per accedere al piano seminterrato, dentro l’importante Fosso della Catena.

Il parcheggio multipiano viene inserito negli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, e per questo risulta veramente un controsenso realizzare una tale opera in un contesto così fragile, con rischio idrogeologico e rischio inondazioni classificati “altissimi”. Per non parlare poi del fatto che sarebbe attaccato all’ultra millenario monumento del Ponte della Catena.
Inoltre non si fa alcun riferimento all’assenza di previsione di una tale opera nel Piano Regolatore Generale del Comune.

“Questi sono solo alcuni dei progetti in corso e previsti dall’Amministrazione De Lillis per i quali denunciamo la mancanza di trasparenza sulle reali opere che si intendono realizzare: i progetti non vengono presentati né ai Consiglieri né alla popolazione. Le varianti sono all’ordine del giorno. Ci si nasconde dietro le esigenze della popolazione, come nell’ultimo caso del parcheggio multipiano. Ma quando si sarebbe consultata la popolazione? Le esigenze della popolazione si raccolgono nelle sedi e nelle modalità previste dalla democrazia e non ascoltando i vicini di casa. E poi per la realizzazione si rispettano le norme e non si aggirano.

A questo proposito avevamo anche chiesto di istituire delle sedute di Question Time, proprio per informare la popolazione sui vari temi. Ovviamente è stata negata. Questa gestione “incapace” rischia di mettere a rischio la realizzazione di opere necessarie e di vitale importanza per la città di Cori, come la realizzazione del pozzo al servizio degli allevatori e la mitigazione dei rischi idrogeologici.

“E per finire, ci preoccupa – dichiara Silvi – la gestione finanziaria di questa montagna di soldi. Continuiamo a parlare di 20 milioni di euro, ma credo di non sbagliare se penso che sono molti di più. Per portare a termine questi progetti, in quasi tutti i casi, occorre anticipare il 20% del finanziamento ottenuto, e vogliamo sapere se le casse comunali sono in grado di sostenere questi esborsi, sebbene temporanei. Per questo abbiamo inviato la diffida alla Presidente del Consiglio affinché convochi immediatamente il Consiglio Comunale straordinario. Se non lo farà, dovrà farlo il Prefetto”.

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