OPERAZIONE SAN GENNARO: IN MANETTE RAPINATORI CAMPANI IN TRASFERTA A LATINA. PERQUISITO COVO NEL CAPOLUOGO

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Accoltellarono il titolare di una gioielleria a Pontinia e picchiarono la moglie: arrestati i rapinatori di una banda di campani con base a Latina

Questa mattina Agenti della sezione antirapina della Squadra Mobile di Latina hanno sottoposto ad ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal GIP del capoluogo Pierpaolo Bortone su richiesta del pm Antonio Sgarrella – 2 giovani di origini campane, il 24 enne Fabio Salierno e il 38enne Giovanni Moccia, indagati in concorso tra loro, a vario titolo per rapina aggravata, lesioni e furto.
Un terzo giovane campano, ventenne, è attivamente ricercato perché anche lui colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Oltre agli arrestati, la Polizia di Stato ha indagato, in stato di libertà, per i medesimi reati, altre quattro persone, coinvolte nei fatti. Uno degli indagati, in stato di libertà, è attualmente ristretto presso il carcere di Torino per aver commesso una analoga rapina nel capoluogo piemontese.

In particolare, lo scorso 28 maggio, è stata perpetrata una rapina da alcune persone presso una gioielleria sita a Pontinia. I rapinatori, col volto travisato da mascherine chirurgiche e cappellini con visiera, aggredivano con efferata violenza il proprietario dell’esercizio commerciale e sua moglie, accoltellando l’uomo alle spalle e picchiando con ferocia la donna, per poi trafugare un bottino costituito da diamanti ed oggetti in oro, del valore complessivo di 30.000 euro circa. Poco dopo, i banditi si davano alla fuga utilizzando un’autovettura con targhe rubate. 

L’attività d’indagine, coordinata dalla Procura di Latina, si è basata essenzialmente sull’analisi delle immagini dei sistemi videosorveglianza del Comune di Pontinia e di quelli limitrofi; è stata così identificata una “batteria” di giovani rapinatori, incensurati (uno di loro lavora in una pizzeria nel centro di Latina), alcuni dei quali esecutori materiali della rapina ed altri funzionali all’organizzazione criminale sia in veste di basisti, sia per aver fornito un apporto logistico alla banda e per aver ospitato i malviventi in un appartamento a Latina, nella loro disponibilità.

In tale contesto, nella giornata odierna, sono state eseguite perquisizioni domiciliari e personali a carico dei due arrestati e di altre cinque persone, nel corso delle quali sono state rinvenute tre pistole a salve, prive del previsto tappo rosso e del tutto simili a quelle in uso alle forze di polizia, nonché gli abiti indossati nel corso dell’efferata rapina.

Sono in corso ulteriori accertamenti al fine di individuare altri correi che possano aver aiutato gli odierni arrestati, avendo avuto questi ultimi la disponibilità di un covo, luogo dal quale i rapinatori sono partiti per la realizzazione del colpo e presso il quale sono tornati poco dopo, trovando rifugio per alcune ore.

Le indagini coordinate dai magistrati di Latina hanno evidenziato come la “batteria” avesse effettuato altri sopralluoghi e fosse in procinto di compiere ulteriori rapine in questa provincia.

Questa mattina, all’alba, l’attività di polizia giudiziaria è stata eseguita tra le città di Latina, Fondi e Napoli, da agenti della Squadra Mobile di Latina, con il supporto della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine di Napoli.

Al termine delle formalità di rito, i due arrestati sono stati associati uno presso la Casa Circondariale di Regina Coeli e l’altro presso il carcere di Poggioreale, a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

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