Operazione “Movida Latina”, i quattro Di Silvio negano le contestazioni al gip di Roma: nessuna minaccia e nessuna estorsione
Stamani, davanti al gip del Tribunale di Roma Rosalba Liso che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, gli appartenenti alla famiglia Di Silvio hanno negato le accuse di estorsione, violenza privata e rapina aggravate dal metodo mafioso.
L’indagine della Squadra Mobile di Latina, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ha portato agli arresti di Costantino Di Silvio detto Costanzo, 57 anni, Antonio Di Silvio detto Patatino, 28 anni, Ferdinando Di Silvio detto Prosciutto, 23 anni, Ferdinando Di Silvio detto Pescio 19 anni e Luca Pes 30 anni. I primi quattro imparentati con quello che è ritenuto il boss della famiglia: Giuseppe “Romolo” Di Silvio, in carcere per l’omicidio Buonamano e cugino di Armando “Lallà” Di Silvio sotto processo per associazione mafiosa.
Indagati, nell’inchiesta Movida Latina, anche il genero di Romolo, Fabio Di Stefano, Mario Guadagnino e Massimiliano Tartaglia
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