OPERAZIONE BAD FASHION, PROSCIOLTI I TRE IMPRENDITORI DI LATINA

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Tribunale di Latina

Operazione Bad Fashion: i tre indagati, noti imprenditori di Latina, sono stati prosciolti in sede di udienza preliminare

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per i tre imprenditori della nota famiglia pontina indagati dalla Guardia di Finanza e dalla Procura di Latina.

Accusati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, Il Gup Bortone, nelle scorse settimane, dopo la camera di consiglio, ha dichiarato il non luogo a procedere perché il fatto non sussiste.

A ottobre 2021, erano stati i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina a dare esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di oltre 300.000 euro emesso dal G.I.P. del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese.

Il provvedimento, su richiesta del sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Milano, era rivolto nei confronti degli imprenditori e di due delle società a loro riconducibili operanti nel settore del commercio di abbigliamento tra le province di Latina e Roma.

Secondo una nota della stessa Guardia di Finanza, i militari della Compagnia di Latina avrebbero accertato che le citate imprese di abbigliamento avrebbero simulato una serie di operazioni commerciali con altre 4 società, riconducili sempre al medesimo gruppo familiare, al solo fine di depauperarne sistematicamente il patrimonio e conseguentemente rendere inefficace l’azione di recupero delle imposte evase da parte dello Stato.

A seguito degli accertamenti bancari e dell’analisi della documentazione contabile ed extracontabile, acquisita nel corso di diverse perquisizioni locali e domiciliari, fu possibile ricostruire i reali passaggi di denaro, quote societarie e beni di particolare valore, come ad esempio due auto di lusso (una Porsche Panamera ed una Porsche Cayenne) tra le 6 diverse società del gruppo familiare, senza alcuna ragione economica.

All’esito di tale attività investigativa, i Finanzieri ricostruirono l’esatto importo della contestata frode.

Ora, il proscioglimento dei tre imprenditori, imparentati tra di loro. Inoltre, vi sarebbe il beneplacito della Procura al dissequestro dei 300mila euro.

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