Accusato di lesioni colpose nei confronti di un dipendente della loro ditta di minibus: si è concluso il processo
Stava cambiando la ruota di un minibus quando a un certo punto il cavalletto si era piegato e il mezzo gli era crollato addosso. Era il 17 luglio 2018 quando Stefano Carturan, classe 1972, di Pontinia, rimase grave ferito in un brutto incidente sul luogo di lavoro. Carturan, all’epoca, era dipendente come meccanico della ditta di autonoleggio “Autoservizi Frattarelli Sas”.
Dopo l’incidente, Carturan fu trasportato in codice rosso al “San Camillo” di Roma. La dinamica del sinistro fu ricostruita dai carabinieri della Stazione di Pontinia, che intervennero sul posto. Il cavalletto su cui era stato sollevato il mezzo si era piegato all’improvviso e, a causa del peso, il minibus era caduto.
Oggi, 28 aprile, a distanza di sette anni dai fatti, si è concluso il processo per lesioni colpose a carico dei responsabili della ditta, Antonio e Marianna Frattarelli, rispettivamente classe 1952 e 1977.
Il pubblico ministero Giuseppe Miliano ha chiesto per entrambi, dinanzi al giudice monocratico, Enrica Villani, la condanna. Per Antonio Frattarelli la pena di 8 mesi, per la figlia Marianna quella di 6 mesi. Al termine della camera di consiglio, padre e figlia, difesi dall’avvocato Guido Bernardini, sono stati condannati a quanto richiesta dal pubblico ministero, con pena sospesa. Carturan, invece, difeso dall’avvocato Maria Rita D’Alessio, dovrà essere risarcito in sede civile. Per l’uomo, il legale aveva chiesto un risarcimento di 200mila euro per le lesioni subite in seguito dall’incidente sul lavoro. Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni.