Chieste le condanne per i due imputati, accusati della morte di Daniele Angeletti, l’operaio di Cisterna precipitato dal tetto della “Ittella Italy” a Prossedi il 18 gennaio 2018
Sono state chieste dal pubblico ministero le condanne a carico dei due imputati accusati dell’omicidio colposo di Daniele Angeletti. Chiesti 2 anni e 4 mesi di reclusione per Salvatore Meo, assistito dagli avvocati Francesca Apponi e Domenico Volante; 2 anni e 6 mesi per Giuseppe Bardari, difeso dagli avvocati Gianni Lauretti e Simone Rinaldi.
A settembre 2020, nell’udienza preliminare, il giudice del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, aveva disposto il rinvio a giudizio per il datore di lavoro e legale rappresentate di “Sia di Meo Salvatore sas”, Salvatore Meo, 72 anni, di Cisterna, e Giuseppe Bardari, 49 anni, di Vibo Valentia, amministratore unico della Ittella Italy, la società che si occupa di prodotti alimentari. La società “Sia” è assistita dall’avvocato Orlando Mariani.
Sono accusati entrambi dell’omicidio colposo del 47enne Daniele Angeletti, l’operaio che lavorando per una ditta esterna stava svolgendo, presso lo stabilimento di via della Casaina, a Prossedi, lungo la strada statale 156 dei Monti Lepini, un intervento di disinfestazione.
Il processo per omicidio colposo e violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro è iniziato il 20 gennaio 2021. Costituite come parti civili la moglie, i due figli e il fratello di Angeletti. All’epoca dei fatti il medico legale Tommaso Cipriani, che effettuò l’autopsia, confermò le lesioni mortali di Angeletti dovute alla caduta da quasi 10 metri di altezza.
Dopo la requisitoria del pubblico ministero e l’arringa della parte civile, il processo è stato rinviato dal giudice monocratico del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, al prossimo 22 settembre quando ci saranno le arringhe difensive e la probabile sentenza.