La Corte d’Appello riduce la pena per Daniele Cestra, 46enne di Sabaudia, condannato in primo grado alla pena di 30 anni dal Tribunale di Frosinone
A giugno 2022, il duplice omicidio contestato a Cestra dalla Procura di Frosinone si era risolto con la condanna a carico del 45enne solo per un episodio. Per l’uomo, nato a Latina, ma di Sabaudia, il Tribunale di Frosinone, dopo le arringhe difensive degli avvocati Palmieri e Luccone, aveva deciso di accogliere parzialmente la richiesta formulata dal Pubblico Ministero Vittorio Misiti che per Cestra aveva proposto l’ergastolo.
Una vicenda giudiziaria lunga per Cestra che era arrivata a una parziale conclusione. A marzo 2020, peraltro, il Tribunale di Velletri aveva condannato Cestra per tentata evasione.
Ma Cestra, come noto, era già in carcere per scontare una condanna a 18 anni di reclusione per l’omicidio dell’81enne Anna Vastola, a Borgo Montenero nel comune di San Felice Circeo. Nel 2013, l’uomo originario di Sabaudia, dopo essersi introdotto in casa dell’anziana signora, la colpì con una pala e fuggì via.
Rinchiuso nel carcere di Frosinone con la condanna da scontare, Cestra fu al centro di alcune vicende che, secondo gli inquirenti, lo hanno visto “protagonista”. Nell’agosto 2016 il compagno di cella di Cestra, Giuseppe Mari, fu trovato impiccato; pochi mesi prima si era impiccato anche il precedente compagno di cella di Cestra, Pietropaolo Bassi. Ecco perché la Procura di Frosinone si insospettì e aprì un’inchiesta. Secondo gli investigatori e il giudice dell’udienza preliminare Cestra prima li aveva strangolati per poi finirli e ucciderli.
Per questi episodi, l’uomo, ristretto nel carcere di Terni, è stato sotto processo dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone. E a giugno dell’anno scorso era arrivata la condanna a 30 anni per l’omicidio di Mari e l’assoluzione per il delitto di Bassi.
Ora, la Corte d’Appello di Roma, dopo aver ascoltato le arringhe degli avvocati difensori Palmieri e Luccone e prima di loro il medico e il consulente della stessa difesa, ha confermato il quadro della prima condanna, diminuendo fortemente la pena.
Per il delitto Bassi, Cestra rimane assolto. Resta la condanna per l’omicidio di Mari ma la pena, per Cestra, è stata dimezzata: 16 anni di reclusione, pur avendo chiesta la Procura generale d’Appello la conferma alla condanna di 30 anni.