Omicidio Giulia, la posizione di Sinistra Italiana Latina. Dopo la manifestazione spontanea a Latina, arrivano i commenti della politica
Ieri, 19 novembre, dopo l’arresto di Filippo Turetto, il killer dell’ex fidanzata, Giulia Cecchetin, 22 anni, si è svolta una manifestazione in Piazza del Popolo a Latina, con l’intervento di diversi cittadini che hanno portato ciascuno il proprio contributo di parole e condanna.
Non mancano le reazioni della politica, anche locale. “La nostra società – spiega Sinistra Italiana a Latina – è basata su un modello strutturale patriarcale, ogni giorno c’è una donna che muore. Soltanto quest’anno le vittime sono più di 100, uccise, da compagni, fidanzati, mariti.
Gli aggressori sono quasi sempre molto vicini alle vittime e sono quei figli della società “sana”, quella società sulla quale si fonda il nostro intero sistema , economico, sociale, culturale. Giulia è una vittima di stato, ogni donna che muore è un omicidio di Stato. Il nostro sistema legislativo non tutela le donne, costrette a giustificarsi per il vestiario, il tasso alcolemico, costrette a dimostrare che il loro racconto ( quando sopravvivono alle aggressioni) sia veritiero.
Si tende sempre a giustificare l’uomo con attenuanti, e, ciò che per l’uomo diventa attenuante per la donna diventa motivo di condanna al comportamento. Te la sei andata a cercare, non si gira da sola di notte, quella gonna era troppo corta, eri ubriaca.
Noi di Sinistra Italiana Latina crediamo che nella nostra società debba avvenire una rivoluzione culturale, ed auspichiamo che il sistema legislativo infligga da oggi pene esemplari per questi uomini che considerano la Donna come proprietà. La Donna dovrebbe nascere libera ed uguale nei diritti, purtroppo non è così.
Dobbiamo dunque cambiare la nostra società, far capire ai giovani l’importanza ed il rispetto che la donna merita, a partire dalle famiglie, nelle scuole. Dovremmo insegnare agli “uomini” che questo modello culturale dal quale traggono vantaggio soltanto loro è malato, incancrenito. Ad oggi noi ci sentiamo di dire che la donna è “misura di tutte le cose”.
