OMICIDIO ATTANASIO-IACOVACCI: DISPUTA SULL’IMMUNITÀ

Attanasio e Iacovacci
Attanasio e Iacovacci

Omicidio Attanasio-Iacovacci, il giudice per l’udienza preliminare si è riservato di decidere sull’immunità del dipendente del Pam

È stato convocato dall’ufficio legale del segretario generale delle Nazioni Uniti il rappresentante permanente italiano presso l’Onu per dirimere la situazione sulla immunità. Si tratta del procedimento che si sta svolgendo a Roma a carico di due funzionari Pam accusati di omicidio colposo per morte in Congo dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere di Sonnino Vittorio Iacovacci, uccisi il 22 febbraio 2021.

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Così ha riferito in aula, davanti al Gup del Tribunale di roma, l’avvocato Bruno Andò, difensore del dipendente Pam, Rocco Leone, rinnovando l’eccezione della sussistenza dell’immunità per il suo assistito.

Il procuratore aggiunto di Roma, Sergio Colaiocco, ha spiegato che l’indagine venne avviata dopo un atto ufficiale del Governo con cui è stato chiesto all’autorità giudiziaria di procedere nei confronti dei due dipendenti Pam. Il gup si è riservato di decidere sulla immunità aggiornando il processo al 18 ottobre.

La posizione dell’altro imputato, Mansour Luguru Rwagaza, è stata invece stralciata. Inoltre, in apertura di udienza, i familiari di Iacovacci hanno ritirato la costituzione di parte civile spiegando di avere ottenuto un risarcimento così come avvenuto già per i parenti di Attanasio.

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