OMICIDIO ATTANASIO-IACOVACCI: ARRESTATI I COMPONENTI DELLA BANDA

Vittorio Iacovacci
Vittorio Iacovacci

Omicidio Attanasio e Iacovacci: la polizia del Congo ha annunciato l’arresto dei presunti assassini, al momento sarebbero sei

La polizia del Congo ha annunciato l’arresto dei presunti assassini dell’ambasciatore Luca Attanasio e del Carabinieri originario di Sonnino Vittorio Iacovacci, uccisi nel febbraio 2021 in seguito a un agguato. Secondo quanto riferiscono su Twitter i giornalisti che hanno seguito la conferenza stampa sul posto, la banda avrebbe avuto l’idea di rapire l’ambasciatore per chiedere un riscatto nell’ordine di un milione di dollari.

Il comandante della polizia nazionale della provincia di Goma, in Congo, ha annunciato di avere arrestato la banda, conosciuta col nome di “Aspirant”, composta di sei persone. Come ha detto all’Agi il giornalista di France24 Justin Kabumba, “solo due di loro sono i presunti assassini dell’ambasciatore Luca Attanasio, e uno di loro ha confessato”.

Un terzo componente del commando che uccise il diplomatico italiano resta ricercato, sarebbe il capo della banda. “Inizialmente, non era loro intenzione uccidere Attanasio – ha detto il giornalista, riferendo le parole della polizia durante la conferenza stampa – avevano programmato di rapirlo per chiedere un riscatto di un milione di dollari. Le cose sono andate male, il piano è fallito e i rapitori hanno subito ucciso l’ambasciatore”.

L’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, e il carabiniere della scorta, Vittorio Iacovacci, furono uccisi lo scorso febbraio in un attacco a un convoglio delle Nazioni Unite nel parco dei Virunga, nella parte est del Paese. Ad essere ucciso anche l’autista Mustapha Milambo.

“Non è la prima volta che dal Congo arrivano notizie del genere che poi si rivelano essere una farsa“. Così all’Ansa ha commentato Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore. L’uomo auspica che “le nostre autorità abbiano controllato e certificato l’operato della Polizia congolese. Fino ad allora per noi famigliari questi arresti non contano nulla”.

“Il governo del Congo ha l’obiettivo di chiudere in tutta fretta questo caso, che per il Paese è piuttosto spinoso e quindi cerca di liquidare in fretta e in modo semplicistico la vicenda – spiega Salvatore Attanasio – Di certo, anche se queste persone fossero davvero gli assassini di Luca, questo non basta per fare chiarezza, in quanto bisogna chiarire le responsabilità del Pam, che a nostro avviso sono molto gravi per non aver previsto la necessaria protezione alla missione”.

“La verità deve venire fuori e sono convinto che alla fine emergerà – prosegue Attanasio -, ma sarà quella portata dalla magistratura italiana, che è l’unica in cui crediamo e che è l’unica che può far venir fuori almeno un briciolo di verità“.

Come noi – conclude il padre dell’ambasciatore – anche il ministro Di Maio è indignato per il comportamento del Pam. Forse bisognerebbe alzare ulteriormente l’asticella a livello europeo e in questo avevamo ricevuto prima di Natale un importante interessamento da parte dell’ex presidente Sassoli. Senza di lui abbiamo perso un sostegno importante, ma l’Europa deve battere un colpo”.

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