Latina, ometteva di redigere il documento di valutazione dei rischi. I Carabinieri denunciano un trentatreenne e sospendendo l’attività lavorativa
Nella giornata di ieri, 25 novembre, i Carabinieri della del Nucleo Operativo e Radiomobile – Sezione Operativa della Compagnia di Latina, unitamente al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno deferito, in stato di libertà, un uomo di 33 anni del posto, per la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi “D.V.R.”
Nello specifico i Carabinieri, a conclusione di un’attività ispettiva eseguito presso una ditta operante nel noleggio di autovetture, hanno riscontrato e contestato la mancata redazione del documento di valutazione “D.V.R.”. Per tale motivo, i militari dell’Arma hanno provveduto alla sospensione immediata dell’attività con la contestuale sanzione amministrativa per 2.500 euro, elevando inoltre ammenda per oltre 2.200 euro.
L’attività di autonoleggio che si trova in Via Piave è coinvolta nell’affitto delle auto utilizzate dai nuovi e vecchi gruppi di spaccio del capoluogo, tra cui i personaggi delle case “Arlecchino”. Fa parte di questa attività l’auto con cui sono stati fermati recentemente, per poi essere arrestati, Yuri Spinelli e Giovanni Furno. Senza contare che anche Roberto Di Silvio, arrestato dai Carabinieri, viaggiava su un mezzo noleggiato nell’esercizio di Via Piave.
I controlli dei Carabinieri, guidati dal maggiore Antonino Cinque e dal tenente Nicola Pantano, non possono essere stati casuali, in quanto l’attività era monitorata proprio perché i sodalizi si sono rivolti alla stessa per utilizzare mezzi per i loro affari criminali.
È proprio a un mediatore di un’altra attività di noleggio che Mattia Spinelli, leader del sodalizio delle Arlecchino insieme al gemello Yuri e ad Aurelio Silvestrini, ha rivolto con quest’ultimo le sue minacce. Una tentata estorsione che è costata a Mattia Spinelli e a Silvestrini l’arresto, dopo aver minacciato pesantemente il mediatore dell’attività di noleggio, arrivando anche a picchiare il padre dell’uomo. La vittima, infatti, nel corso dell’estate, aveva smesso di agevolare l’affitto delle auto al sodalizio proprio per non avere più niente a che fare, seppur indirettamente, con gli affari criminali.
