OLTRE 1 CHILO DI DROGA NEL TERRENO A SS COSMA DAMIANO: ARRIVANO TRE CONDANNE

Droga nascosta nel terreno a Santi Cosma e Damiano: si è svolta l’udienza preliminare a carico dei tre imputati

Il giudice per l’udienza del Tribunale di Cassino, Alessandra Casinelli, ha giudicato col rito abbreviato il 59enne di Santi Cosma e Damiano, Giuseppe Sola, difeso dagli avvocati Anna Marciano e Enrico Mastantuono, e i due campani, rispettivamente di 33 e 30 anni, Felice Ferretti e Nunzio Esposito, assistiti dall’avvocato Andrea Fabozzo. Tutti e tre dovevano rispondere di detenzione e spaccio di droga.

Dopo la requisitoria del pubblico ministero Flavio Ricci, che aveva chiesto sei anni di reclusione per i campani e nove anni per Sola, è arrivato il verdetto del Gup Casinelli. 5 anni la condanna in capo a Giuseppe Sola e quattro anni, invece, per Ferretti e Esposito.

L’operazione che ha portato agli arresti dei tre uomini è avvenuta lo scorso 4 maggio, quando i militari della Sezione Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Formia hanno sequestrato anche una consistente quantità di stupefacenti.

Ad essere arrestati, per l’appunto, Giuseppe Sola, di origine campana e residente a Santi Cosma e Damiano, già noto alle Forze dell’Ordine perché gravato da numerosi precedenti di polizia e coinvolto in diverse operazioni anti-droga anche recenti (da Anni 2000 a Anargiri 2), e dei due trentenni, Felice Ferretti, classe ’91, e Nunzio Esposito, classe ’93, entrambi provenienti dal napoletano, rispettivamente da Napoli e Pomigliano d’Arco, e già segnalati per reati in violazione delle norme in materia di stupefacenti. 

L’operazione è stata condotta presso un terreno situato a Santi Cosma e Damiano, dove i militari dell’Arma hanno rinvenuto 1 chilo di hashish, suddiviso in 10 panetti da 100 grammi ciascuno, oltre a ulteriori 100 grammi di cocaina più materiale vario dedito al confezionamento. Stupefacente che viene ritenuto, sia per la quantità che per le modalità di confezionamento e occultamento, finalizzato alla sua vendita al dettaglio.

Per la riuscita del sequestro, i Carabinieri hanno collaborato attivamente con i cani antidroga della Guardia di Finanza che, con il loro fiuto, hanno contribuito a individuare il nascondiglio degli stupefacenti.

Giuseppe-Sola
Giuseppe Sola

Dopo gli arresti, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, ha convalidato gli arresti e disposto un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per tutti e tre gli arrestati. Tutti e tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

Uno dei tre arrestati, il 31enne Nunzio Esposito, aveva persino fornito le generalità del fratello e per questo è stato denunciato. Per quanto riguarda il 33enne Felice Ferretti, invece, è scattata una denuncia per guida senza patente. La sostanza stupefacente è stata trovata in un campo che si trovava accanto alla casa di Giuseppe Sola.

L’operazione dei Carabinieri di Formia – spiegava una nota – rappresenta un importante successo nella lotta contro il traffico di droga nel territorio, dimostrando l’efficacia delle Forze dell’Ordine nel contrastare questo grave fenomeno, e potranno proseguire con le indagini rivolte all’individuazione di eventuali complici o collegamenti con altre organizzazioni criminali. 

Peraltro, Nunzio Esposito non è proprio uno qualunque. Vicino al clan di camorra Mascitelli, Esposito è considerato dagli inquirenti come il guardaspalle del boss Bruno Mascitelli, personaggio di spicco del narcotraffico, finito in carcere da tempi e “autore”protagonista” della scissione dal clan Di Micco di Ponticelli a Napoli.

Inoltre, lo scorso febbraio, il 31enne Esposito rimase ferito in un agguato a Pomigliano d’Arco e arrivò da solo all’esterno della clinica Villa dei Fiori di Acerra con l’auto crivellata di proiettili. Scampato per miracolo all’attentato,il 31enne è rimasto vittima di un agguato. I sicari hanno fatto fuoco contro la sua vettura, colpendolo all’inguine e al polso. Nonostante le ferite, il giovane è riuscito a guidare la propria vettura e a raggiungere il presidio sanitario di Acerra, a sei chilometri dal luogo dell’agguato. Ricoverato d’urgenza, è riuscito a sopravvivere e, come dimostra l’arresto eseguito dai Carabinieri di Formia, è in salute e pronto per nuovo affari nel campo dello smercio della droga.

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