OLIO, COLDIRETTI LATINA: “PRODUZIONE GIÙ DEL 44%, MA QUALITÀ OTTIMA”

Olio, Coldiretti Latina: produzione giù del 44% nelle colline pontine, ma qualità ottima. Pili: “Campagna impegnativa, ma l’extravergine pontino resta un’eccellenza”

In provincia di Latina la stagione olearia 2025/2026 fa registrare una contrazione stimata della produzione pari a circa il 44% rispetto allo scorso anno, ma con una qualità dell’olio extravergine giudicata ottima.

Nel Pontino le stime indicano circa 1.300 tonnellate di olio a fronte di 11.500 tonnellate di olive molite, con una resa media intorno all’11%. Nella scorsa stagione 2024/2025 si erano superate le 2.200 tonnellate di olio con 19.000 tonnellate di olive molite.

Il calo è riconducibile anche agli effetti dei cambiamenti climatici con l’alternanza di ondate di caldo e periodi di siccità, ripercussioni differenziate tra pianura e aree collinari e un quadro fitosanitario variabile.

“Nonostante le difficoltà – spiega il presidente di Coldiretti Latina, Daniele Pili – i frantoi e le aziende olivicole del territorio, stanno garantendo un extravergine di qualità eccellente. I volumi sono in calo, ma la risposta sul piano qualitativo è molto positiva”.

Nell’areale pontino, che conta oltre 16.500 ettari di superficie olivetata, prevale la cultivar Itrana, base della DOP “Colline Pontine”, denominazione di riferimento per la provincia. L’olio si presenta dal colore verde intenso al giallo con riflessi dorati. Presenti anche Leccino e Frantoio. Da menzionare, inoltre, l’Oliva di Gaeta Dop.

“Per dare stabilità al comparto – prosegue Pili – è fondamentale accelerare sugli investimenti idrici, come invasi, sistemi di accumulo e pompaggio, irrigazione efficiente e gestione oculata della risorsa. Sono scelte strategiche per tutelare le imprese e programmare le campagne future”.

A livello regionale, la campagna 2025/2026 fa registrare un calo complessivo del 40%, con una resa media intorno all’11% e una produzione stimata in circa 8.600 tonnellate di olio, a fronte di circa 78.500 tonnellate di olive molite. La provincia più colpita è Viterbo, che con – 50%, si ferma a circa 2.700 tonnellate. A seguire Roma, con circa 2.570 tonnellate, pari al – 40%. In questo scenario Latina si conferma terza forza del Lazio con circa 1.300 tonnellate – 44%, davanti a Frosinone che dovrebbe raggiungere circa 1.130 tonnellate, –45% e Rieti (circa 950 tonnellate, pari al – 40%. 

“Serve anche più trasparenza lungo la filiera – conclude Pili – con tracciabilità puntuale e controlli contro le frodi, per valorizzare il vero olio extravergine pontino e garantire ai consumatori qualità e origine”. 

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