Processo Olimpia: il Movimento 5 Stelle di Latina esprime apprensione per le sorti del processo che coinvolge l’ex amministrazione Di Giorgi-Maietta
LA NOTA – Il M5S Latina esprime apprensione per le sorti del processo OLIMPIA che, a più di quattro anni dagli altisonanti arresti del 15 novembre 2016, sta procedendo con fatica tra rinvii e l’immancabile scure della prescrizione con la quale si è iniziato a picconare il processo, svincolando 12 imputati per i reati di abusi edilizi.
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L’inchiesta OLIMPIA, come noto, ha evidenziato l’esistenza del cosiddetto “sistema Latina”, ovvero gli illegittimi rapporti tra l’amministrazione comunale, guidata dal centrodestra con a capo l’allora sindaco di Fratelli d’Italia Giovanni Di Giorgi, ed il Latina Calcio di Pasquale Maietta (ex consigliere comunale di Alleanza Nazionale nell’amministrazione di Vincenzo Zaccheo dal 2007 al 2010; ex assessore al bilancio della giunta Di Giorgi dal 2011 al 2014; ex tesoriere ed ex deputato di Fratelli d’Italia dal 2013 al 2018). Per non parlare dei presunti illeciti in campo amministrativo e soprattutto, urbanistico, con ipotesi di corruzione e associazione per delinquere contestati ad una serie di imputati tra cui noti politici, amministratori e professionisti del capoluogo pontino.
Un’inchiesta che, unitamente alle altre denominate “Don’t Touch”, “Starter” e “Arpalo”, ha abbattuto il muro dell’omertà latinense e acceso un faro anche sui rapporti tra criminalità e una certa politica che, nel tempo, ha abusato del proprio ruolo e violentato la città di Latina sotto il profilo sia urbanistico che amministrativo, lasciando cicatrici profonde, molte delle quali rappresentate da debiti, opere bluff, cattedrali nel deserto (che hanno deformato, forse per sempre, l’aspetto della città) e procedimenti giudiziari ancora in corso.
Nel frattempo, tuttavia, alcuni protagonisti di questo scempio, colpevoli sotto il profilo politico per aver taciuto quanto era già evidente sia a molti cittadini sia agli ambienti amministrativi, hanno avuto il tempo, in diversi casi, di cambiare casacca e bandiera. Si sono andati riciclando nel tentativo di recuperare quella “verginità” a loro necessaria per potersi ripresentare dinanzi al proprio elettorato di riferimento.
OLIMPIA, lo ricordiamo, ebbe origine grazie al lavoro di ricostruzione dei fatti operata dal nostro attivista Gianluca Bono (primo dei non eletti al Senato alle ultime politiche del 2018 – collegio Lazio 3) il quale condivise le risultanze delle proprie ricerche con il gruppo politico di riferimento (che con entusiasmo approvò la scelta di fare luce su un sistema che già all’epoca presentava irregolarità macroscopiche) e redasse l’esposto per la Corte dei Conti del Lazio, firmato da tre parlamentari del M5S. Detta denuncia, in seguito, fu tradotta in una interrogazione per il Senato della Repubblica (settembre 2013) che, verosimilmente, fu inoltrata alla Prefettura di Latina la quale, com’è facile ipotizzare, la estese alla Procura della Repubblica per le verifiche del caso, le quali a loro volta diedero il via all’inchiesta OLIMPIA.
Nonostante ora il relativo processo si presenti in salita, auspichiamo che si possa giungere almeno alla sentenza di primo grado.
Latina e i suoi cittadini attendono che venga fatta giustizia e si augurano che la prescrizione non continui a demolire il concetto che “la Legge è uguale per tutti”.