Le candidate delle liste a sostegno di Vincenzo Zaccheo si scagliano contro le discriminazioni di genere e i seminatori di odio
In questi ultimi giorni di campagna elettorale stanno circolando sui social commenti irripetibili. In ordine di tempo è stata presa di mira da parte di un candidato consigliere di Latina Bene Comune una candidata di centrodestra che combatte contro una grave malattia (nda: in realtà lo stesso candidato di Lbc ha scritto alla candidata di centrodestra il suo dispiacere, augurandole di superare i suoi problemi) successivamente è stata definita “olgettina” una ragazza ritratta in una foto con Vincenzo Zaccheo, facendo riferimento alle ragazze ospiti delle cene di Silvio Berlusconi ad Arcore, in via Olgettina a Milano.
Le candidate donne delle liste che sostengono Vincenzo Zaccheo si scagliano contro questo linguaggio violento utilizzato sui social e ritengono che apostrofare una donna con simili aggettivi è un insulto nei confronti di tutte.
“La coalizione di centrodestra – commentano – ha recentemente divulgato una nota stampa invitando cittadini e candidati a mettere un freno al clima di violenza che si respira in questa campagna elettorale dove, tra le altre cose, sono stati ripetutamente danneggiati i manifesti elettorali. Con l’occasione è stato anche lanciato un appello al Prefetto e alle forze dell’ordine affinché vigilino ed evitino che simili gravi episodi si possano verificare di nuovo. Nonostante questo, ci troviamo di nuovo di fronte ad una situazione incresciosa: l’ennesimo commento offensivo nei confronti delle donne. Non possiamo accettare che una ragazza, “colpevole” solo di aver scattato una foto insieme al candidato Sindaco Vincenzo Zaccheo, sia stata definita “olgettina”. È questo il rispetto nei confronti delle donne? Il clima teso della campagna elettorale è davvero arrivato a questo punto? Non è stata insultata una sola donna, ma tutto l’universo femminile. I supporter delle parti politiche si ricordino che sono responsabili di quello che dicono”.
“Non possiamo che notare il silenzio assordante da parte della coalizione a sostegno di Damiano Coletta in merito a questi episodi. Nel primo caso citato, addirittura, è stato un candidato di Latina Bene Comune ad invitare una candidata del centrodestra che combatte contro una grave malattia ad “andarsi a curare”. Nonostante questo, non è stata spesa una parola in merito. Il rispetto della persona è sacro, al di là del proprio colore politico. Questo valore sembra non appartenere ad alcuni rappresentanti politici di questa città e ad alcuni sostenitori degli stessi. Ci saremmo aspettate dal primo cittadino uscente una dichiarazione volta a dissociarsi da tali affermazioni, offrendo quell’esempio di senso civico che deve essere alla base di una comunità”.
Le candidate delle liste che sostengono Vincenzo Zaccheo, infine, ricordano l’importanza di prestare attenzione al linguaggio perché fenomeni di discriminazione di genere non si verifichino più.